Costi vivi e occulti per cercare i supplenti.

110 milioni da spendere meglio.

da Tuttoscuola, 27 settembre 2005

 

La ricerca quotidiana di supplenti nelle scuole elementari e materne ha due tipi di costi, il primo dei quali è quello dei telegrammi per informare gli aventi diritto della proposta di supplenza.

Abbiamo cercato di stimare i costi di questa procedura che, come abbiamo visto, è costata per i telegrammi circa un miliardo delle vecchie lire per un solo bimestre nel comune di Roma. Il che fa ritenere che l’intero anno scolastico quel costo possa tranquillamente raggiungere i 4 miliardi (più di 2 milioni di euro annui). E le Poste Italiane ringraziano.

Se si considera che gli istituti romani che hanno determinato quella spesa sono, tra direzioni didattiche e istituti comprensivi, 181, cioè il 3% di tutte le istituzioni scolastiche analoghe (6.033 in tutta Italia), si può stimare che nell’anno scolastico 2004-2005 siano stati spesi (a carico dei Comuni o a carico delle scuole) circa 69 milioni di euro (cifra che si può arrotondare per difetto o per eccesso, ma non è questo il punto).

Una bella cifra. Ci si potrebbero comprare 46 mila computer, oppure assegnare ad ogni classe di scuola elementare 500 euro da spendere per materiale didattico, o destinare 11.500 euro ad ogni singolo fondo di istituto per i compensi accessori al personale. Tanto per fare qualche esempio.

Fino a qui le spese vive. Ma un secondo onere, tanto ponderoso quanto non evidente, è quello del costo figurativo del personale amministrativo occupato nella ricerca di supplenti.

In passato bastava mediamente un’ora/un’ora e mezzo per smaltire la procedura quotidiana delle chiamate di supplenza. Oggi l’assistente amministrativo impiega solo per questa incombenza l’intera mattinata, quadruplicando il suo tempo di lavoro.

Poiché la quota oraria di stipendio lordo comprensivo degli oneri a carico dello Stato è di circa 11,50 euro, l’onere aggiuntivo figurativo è pari quindi a circa 40 euro al giorno.

Calcolando in almeno 170 le giornate di un anno scolastico dedicate alle chiamate per supplenza, un assistente amministrativo "costa" per l’aumento del lavoro rispetto alla situazione precedente 6.800 euro. Tale costo figurativo moltiplicato per le 6.033 istituzioni scolastiche coinvolte dà una bella cifra (virtuale ma non troppo) superiore ai 41 milioni di euro (virtuali 80 miliardi delle vecchie lire). Che si sommano ai 69 milioni stimati per i telegrammi, raggiungendo la ragguardevole cifra, tra spese vive e oneri figurativi, di 110 milioni di euro l’anno . . .