CONTRATTO 2004-05
Rinnovata l'intesa, aumenti legati all'anzianità di servizio per i prof.

Per gli Ata carriera senza concorso.

Dai 330 ai 1.000 euro in più l'anno per bidelli e assistenti.

ItaliaOggi del 27/9/2005

 

Carriera senza concorso per collaboratori e assistenti. Dal 1° gennaio 2006 partirà un meccanismo di avanzamento economico che frutterà al 25% dei collaboratori e degli assistenti dai 330 ai 1.000 euro in più l'anno. Per aggiudicarsi l'incremento non sarà necessario superare una selezione interna, come invece prevedeva il contratto nazionale firmato nel 2003.
Basterà frequentare con esito positivo un corso di formazione. È quanto prevede l'articolo 7 del contratto 2004/05, che la scorsa settimana è stato firmato all'Aran (si veda ItaliaOggi del 23 settembre scorso). L'intesa riguarda circa 881 mila docenti e circa 253 mila Ata.

L'atteso rinnovo contrattuale, il primo del pubblico impiego, ha ripartito a livello nazionale un incremento medio tabellare del 4,31% (pari a circa 125 euro al mese per i docenti e 90 euro in più al mese per gli Ata), affidando il restante 0,7%, al momento privo di copertura finanziaria (dovrà farlo la prossima manovra), al fondo di istituto. Saranno direttamente dunque le scuole a gestire i 240 milioni di euro corrispondenti, pari a 15 euro al mese per ogni insegnante e 10 euro in più per ogni dipendente Ata.


LA CARRIERA DEGLI ATA

Il contratto non ha previsto nessuna differenziazione dei salari per i docenti, che restano legati all'anzianità di servizio. La carriera, salvo le attività aggiuntive pagate con il fondo di istituto, è rinviata al prossimo contratto nazionale.

Per assistenti e collaboratori (area A e B), invece, dal 2006 è previsto uno sviluppo orizzontale, ossia all'interno della stessa area, finalizzato alla ´valorizzazione professionale'. L'attribuzione di un incremento stipendiale non è però più legato a una progressione di area, che avrebbe richiesto una selezione interna, come prevede il contratto nazionale.

Con il rischio, dopo la pronuncia della Corte costituzionale, di vedersi costretti ad aprire la selezione interna, almeno sul 50% dei posti in gara, anche all'esterno.

Niente concorso, dunque, ma sì a un corso di formazione, a cui potranno accedere i lavoratori interessati e in posizione utile in graduatoria rispetto al numero dei posti disponibili (pari al 105% delle posizioni economiche in gara). Per il primo anno sono già stati certificati 33 milioni di euro, frutto dei risparmi interni alla categoria, che si tradurranno in 330 euro, per i collaboratori, e 1.000 euro, per gli assistenti. I potenziali interessati sono rispettivamente 160 mila e 85 mila. Ulteriori risorse che dovessero essere accertate avranno la stessa destinazione.


GLI AUMENTI GENERALI

Per il personale docente saranno erogati in media 97 euro medi mensili a regime di retribuzione tabellare e 14 euro per la retribuzione professionale docenti (è il riutilizzo delle economie interne), oltre a circa 15 euro da destinare al fondo per la contrattazione integrativa e quindi per l'incremento della produttività. Per il personale Ata, gli aumenti medi mensili a regime sullo

stipendio tabellare sono pari a circa 66 euro; per la contrattazione integrativa sono stati stanziati ulteriori 11 euro circa. Dai 1.300 ai 1.700 euro gli arretrati che dovranno essere pagati.


A QUANDO IN BUSTA PAGA

Ora l'obiettivo è di chiudere l'iter formale, che prevede un passaggio dell'intesa prima alla Corte dei conti poi al consiglio dei ministri e poi di nuovo all'Aran, per la firma definitiva, entro fine anno.

Gli aumenti dovrebbero dunque arrivare in busta paga già a dicembre, gennaio.

´È un'intesa positiva, raggiunta dopo ritardi e rinvii che hanno penalizzato la vita di tanti dipendenti pubblici', commenta Massimo Di Menna, segretario della Uil scuola.

´Il governo non si sogni di mettere mano, con la Finanziaria per il 2006, agli incrementi retributivi automatici dei lavoratori della scuola', avverte Enrico Panini, segretario della Cgil scuola. ´È necessario che il governo mantenga fede agli impegni assunti e che stanzi le risorse necessarie a coprire lo 0,7% oggi mancante', precisa Francesco Scrima, segretario della Cisl scuola.

Soddisfazione per la sottoscrizione dell'intesa è stata espressa anche da
Gilda-unams, che torna a firmare il contratto nazionale dopo 17 anni, e dal sindacato autonomo Snals-Confsal.