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Il decreto su formazione
e reclutamento dei docenti all’esame della Camera.
Tuttoscuola
del 25/9/2005
Oltre allo
schema di decreto legislativo per il 2° ciclo, è attualmente all’esame
del Parlamento anche lo schema di decreto per la formazione e il
reclutamento del personale docente.
Per entrambi i decreti - gli ultimi due della stagione morattiana di
riforma - il tempo concesso per l’espressione di parere è piuttosto
ridotto: due settimane al massimo, perché, anche se il limite di tempo
fissato per l’adozione dei decreti da parte del Consiglio dei ministri
scadrà lunedì 17 ottobre, l’ultimo seduta utile del CdM non potrà che
essere quella del 14 ottobre, preceduta di qualche giorno dalla
formalizzazione dei pareri.
Come successo recentemente allo schema di decreto per il 2° ciclo,
anche questo per la formazione e il reclutamento degli insegnanti ha
ricevuto il parere negativo della Conferenza unificata con l’aggiunta
di una riserva sulla previsione dell’accesso all’insegnamento del
personale preposto all’istruzione e formazione professionale (di
competenza regionale) che ha costretto al depennamento del comma 2
dell’art. 5 con rilettura del testo da parte del Consiglio dei
Ministri.
La relatrice di maggioranza alla Camera, l’on. Napoli, che due anni fa
presentò senza successo un suo disegno di legge per la modifica dello
stato giuridico degli insegnanti, ha illustrato lo schema di decreto
sulla formazione e reclutamento dei docenti (art. 5 della legge
delega), accompagnandolo con alcune perplessità di fondo.
Perplessità immediatamente rilevate anche dalla Cisl-scuola che sul
proprio sito (www.cislscuola.it) ha ripercorso le vicende del decreto
e i suoi punti di criticità, a cominciare da quella che il sindacato
di Scrima ritiene un vero e proprio eccesso di delega per la parte
relativa al reclutamento degli insegnanti che effettivamente, anche se
naturale conseguenza della formazione, non viene per niente citato
nella legge delega.