Anticipi nella scuola dell'infanzia: accordo Anci-sindacati. Anci e sindacati hanno sottoscritto un accordo preliminare sulla questione degli anticipi nella scuola dell'infanzia; saranno possibili ad alcune condizioni (sezioni ridotte, possibilità per gli operatori di aggiornarsi, migliorie negli arredi e nelle strutture). Reginaldo Palermo, da La Tecnica della Scuola del 13 settembre 2005
Sul problema degli anticipi nella scuola dell’infanzia la soluzione sembra più vicina: l’Anci e il Coordinamento nazionale per le politiche dell’infanzia (di cui fanno parte anche sindacati confederali e Snals) hanno sottoscritto in questi giorni un’intesa finalizzata a dare una risposta alle richieste delle famiglie senza per questo abbassare il livello qualitativo del servizio scolastico. Il documento precisa che gli anticipi saranno possibili solo ad alcune condizioni inderogabili:
Fra le condizioni non viene più indicata la conclusione della trattativa sindacale sull’art. 43 sulle nuove figure professionali nella scuola dell’infanzia, ma i sindacati hanno voluto aggiungere una nota a verbale con la quale si chiarisce che la conferma dell’intesa sarà subordinata all'attuazione della sentenza della Corte Costituzionale del 7 luglio scorso, in cui si sancisce che per l'attuazione degli anticipi il Miur dovrà sentire la Conferenza unificata Stato–Regioni. Secondo i sindacati, nelle scuole in cui saranno accolti bambini di età inferiore a tre anni non potranno essere inseriti più di tre bambini under tre per ogni sezione che, a sua volta, dovrà essere formata da non più di 19 bambini. Qualora la scuola preveda l’organizzazione di sezioni omogenee per età, la sezione dei treenni che accoglie anche i bambini di due anni e mezzo potrà avere un numero massimo di 15 bambini; ulteriori riduzioni potranno essere previste per le sezioni che accolgono bambini disabili. L’intesa fra Anci e sindacati è solo un primo passo perché a questo punto è necessario che le "regole" previste dall’accordo vengano in qualche modo recepite anche dal Ministero e della diverse direzioni regionali; proprio per questo i sindacati si sono impegnati a richiedere incontri a livello territoriale in modo da dare attuazione all’intesa stessa. Il documento sottoscritto dall’Anci e dal Coordinamento nazionale rappresenta in ogni caso una svolta decisiva in quanto implica di fatto l’accettazione di una delle innovazioni più significative della legge n. 53 del decreto n. 59: se l’intesa dovesse produrre effetti concreti la tesi di abrogazione della legge n. 53 ne risulterebbe decisamente indebolita. |