Secondo ciclo.

Quota del 20% per le scuole/3:

tra licei vocazionali e non

da Tuttoscuola del 23/10/2005

 

Ma il testo rende possibile una seconda e ancora più insidiosa lettura. La previsione ‘incremento fino al 20%’ della quota dei piani di studio rimessa alle istituzioni scolastiche e alle Regioni, può anche essere intesa che per alcuni piani di studio dei licei l’incremento potrebbe rimanere pari a 0 o al 5%. Ciò potrebbe significare che per alcuni licei resterebbero sostanzialmente i piani di studio così come sono allegati al dlgs. sul secondo ciclo, con le loro ore obbligatorie, opzionali obbligatorie e opzionali facoltative.

Si potrebbe pensare, ad esempio, ai licei che Confindustria e Ministero dell’istruzione indicano come "non vocazionali" (classico, scientifico, linguistico, scienze umane). Per gli altri licei, quelli che Confindustria e il Ministero ritengono professionalizzanti, le modifiche fino al 20% servirebbero per realizzare profili professionali che consentirebbero di salvare la parte residua dell’istruzione tecnica non salvata dai previsti indirizzi dei licei tecnologici, economici ed artistici.

Ebbene, questa soluzione è rischiosa e penalizzante per le Regioni perché presenta due rischi rilevanti.