P a v o n e R i s o r s e

 

Portfolio: per valutare o per capire?

da Pavone Risorse dell'8/10/2005

 

Arriva da uno dei Comuni più anti-morattiani d’Italia la proposta di parlare e riflettere su uno dei cardini della riforma del primo ciclo di istruzione, il portfolio.

Segno che i tempi stanno davvero cambiando.

Il titolo del convegno promosso dal Comune di Forlì (sindaco Nadia Masini, diessina, sotto-segretario all'Istruzione ai tempi di De Mauro) è significativo: "Portfolio: per valutare o per capire?"

Sembra di capire che l’idea di una parte del centro-sinistra non sia affatto quella di abrogare il portfolio, ma di farne uno strumento utile per capire e per orientare, eliminando ogni aspetto valutativo e sanzionatorio.

Mi pare che si tratti di un intento nobile, per quanto mi riguarda persino condivisibile.

Peccato che il popolo della scuola – stando a quanto dicono gli estensori del rapporto di ricerca promosso dalle Associazioni che fanno capo al "Tavolo Fermiamo la Moratti" - stia chiedendo a viva voce di abrogare la legge 53 con tutti i suoi annessi e connessi (tutor, portfolio, indicazioni nazionali, Uda, OSA, Pecup e che più ne ha più ne metta).

In tutto ciò, c’è qualcosa che non quadra o forse più semplicemente c’è il fatto che nello schieramento anti-morattiano le opinioni stanno incominciando a divergere, e non poco: e in questo non c’è nulla di male, ovviamente.

Basterebbe solo dirlo con maggiore chiarezza.