Secondo ciclo/5:

Confindustria pesa più delle Regioni?

Tuttoscuola 9 ottobre 2005

 

Cosa si legge invece, qualche giorno dopo sui giornali? Il ministro Moratti, come se nulla fosse, accoglie le proposte di Confindustria tese a rendere ancora meno licei e più istituti tecnico-professionali gli attuali licei economico e tecnologico, previsti nel decreto legislativo.

Ma allora si vuole, dal 2007, che esista un percorso dell’istruzione e formazione professionale regionale forte, dignitoso, davvero concorrenziale ai licei, oppure si continua nella strategia di riassorbire tutta l’attuale istruzione tecnica e professionale nei licei? Si vuole insomma che il percorso d’istruzione e formazione professionale sia destinato solo ai "falliti" della scuola liceale, oppure lo si vuole davvero di pari dignità culturale e come grande risorsa positiva per l’educazione delle giovani generazioni e strategica per lo sviluppo del paese?

Negli ambienti vicini al governo delle Regioni ci si chiede cosa pensare di un Ministero che concorda una decisione che poi si ingegna a svuotare, con intese dirette con l’organizzazione industriale e senza alcun coinvolgimento degli altri decisivi soggetti del processo riformatore. Forse Confindustria è interlocutore istituzionale più forte e attendibile delle Regioni?