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P a v
o n e R i s o r s e |
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Quando la Riforma fa male: gli organici.
Rodolfo Marchisio, da
Pavone Risorse del 20/10/2005
Le preoccupazioni
espresse da
Palermo e
Tosolini su questo sito,
sulla rilevazione in atto delle strutture orarie e quindi degli
organici è allarmante, grave e condivisa.
Anche la mia scuola
(media) è una di quelle che, utilizzando le scarse risorse (scarse
perché pensate solo per classi tra le 27 e le 30 ore), "ha fatto salti
mortali, attraverso la flessibilità, la autonomia e la fantasia, per
garantire un tempo scuola più vicino alle richieste delle famiglie".
Con otto anni di solidi e positivi monitoraggi alle spalle, abbiamo
difeso dallo schema della Riforma (27 o 30 o 33 ore) l’offerta
formativa, i laboratori, le compresenze (4 in media nel Tempo normale)
, il Tempo prolungato (a 35 ore, ma con un numero adeguato di
compresenze, privilegiando la qualità del TP sulla quantità.).
Poiché la Riforma di fatto prevede solo un tempo lungo (con mensa e
dopo mensa), abbiamo dovuto, per tenere alto il numero di compresenze
e laboratori (che sono la qualità del TP che i genitori apprezzano e
scelgono) ridurre la quantità dei rientri, con un pomeriggio di scuola
"aperta ed attiva" in sostituzione del terzo pomeriggio.
Abbiamo dovuto abbandonare il Tempo sperimentale (con un rientro) e
subire il travaso di ore in organico (specie di Lingue ed Educazioni)
dal TP e dal TS verso il Tempo normale.
Racconto queste cose
perché questa scuola, (per quanto perfettamente legale, perché
rispettosa del Decreto) nell’ottica della Riforma non esiste e
di fronte a rilevazioni come quelle della primaria sarebbe difficile
da "inserire" in una tabella: c’è, funziona, piace, rispetta la
legge, ma è una tipo di scuola fantasma
I problemi
I problemi sono
molti:
1 - La Riforma
introduce rigidità di strutture orarie (da 27 a 33) che non tengono
conto dell’esistente. Ad esempio del TP e della importanza
della qualità dello stesso: ormai solo il 6 % dei nostri genitori
chiede un TP come scuola "lunga" che assolva al compito sociale di
custodire i ragazzi (soprattutto all’ora del pranzo).
Gli altri apprezzano e scelgono esplicitamente un diverso rapporto coi
docenti, i laboratori ed un diverso modo di lavorare reso possibile
dall’esistenza di compresenze, gruppi, attività.
Sempre di piu’ ( ca 85%) anche nel TN chiedono l’aumento di
laboratori, attività, individualizzazione dell’insegnamento. Che
significa risorse – organico.
2 - Per ora (siamo al
secondo dei tre anni) l’organico è congelato.
Non può crescere e, se non puo’scendere, deve essere usato in modo
vincolato: le 3 ore di Inglese ed il bilinguismo per tutti
vengono in gran parte dalla spalmatura di ore di lingue da TS e TP su
tutta la scuola.
Chi è già in una struttura oraria vicina al modello Riforma (30 ore ca)
guadagna organico, gli altri perdono, sempre di piu’ nei 3 anni.
3 - Le opzionalità
sono vincolate: il decreto da un lato toglie ore ad Educazioni,
Storia, Lingue (specie Tecnologia, ridotta ad un’ora). Dall’altro
impone di realizzare le opzionalità "prioritariamente" con le materie
che perdono ore: lo schema orario è già dettato, i genitori non
hanno nulla di reale da scegliere.
4 - In questo contesto,
volendo rispettare la norma, ma senza rinunciare alla offerta
formativa in cui crediamo noi e i genitori, dobbiamo arrampicarci su
autonomia, flessibilità, ingegneria oraria.
Intanto il cappio, di
anno in anno, mentre le classi pre-Moratti se ne vanno, si sta
stringendo.
Alcune
osservazioni.
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In questo contesto, la
difesa dell’organico (che non può essere demandata alla singola
scuola, né dalla legge, né dalle OOSS) NON è sufficiente:
questo organico, nei 3 anni, sta riducendo da solo l’offerta
formativa, perché funziona da camicia di forza che ci sta
spingendo verso i modelli orari voluti dalla Riforma..
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Non è vero che la
Riforma stessa mantiene il TP
,
ma solo un orario lungo, con piu’ ore frontali e un dopomensa
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La difesa, attraverso
l’organico, del Tempo pieno e del tempo prolungato, mi sembra veda
alcune OO.SS. piuttosto distratte o impotenti.
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La normalizzazione,
si prospetta da piu’ parti (anche della Dir. Regionale) sarà una
scuola con un organico di diritto minimo calcolato sulle 27
ore ed uno di fatto calcolato sulle 33 ore: che va bene per
le scuole che non avevano o hanno già smantellato da sole TP e
sperimentazioni, ma non permette la difesa di compresenze o
contemporaneità e quindi di laboratori, scuola attiva ecc…
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Non sono tra quelli
che aspettano le elezioni (pur sperando vadano in modo diverso), per
2 motivi:
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non è detto che
cambi governo e quindi orientamento: possiamo solo sperare
entrambe le cose
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Peggio della Riforma
Moratti è difficile fare, però fa riflettere che alcuni esponenti
della opposizione abbiano già dichiarato (a proposito delle
scuola) che NON si può smantellare tutto ogni volta e che alcune
cose contenute, con spirito diverso, nella attuale Riforma c’era
già, accennato, nelle precedenti.
Per questo ritengo che
chi crede nel modello di scuola descritto e che stiamo difendendo
(oggi in pericolo) debba essere pronto a vigilare e lottare se
necessario.