Secondo ciclo/1:

ok del Senato per il decreto sul 2° ciclo, ma . . .

TuttoscuolaNews N. 213, 3 ottobre 2005

 

La scadenza della delega per l'attuazione della riforma Moratti è prossima (17 ottobre) e le Commissioni parlamentari hanno dovuto fare gli straordinari per esprimere i richiesti pareri sugli ultimi due schemi di decreto legislativo (formazione e reclutamento dei docenti, secondo ciclo di istruzione e formazione).

Al Senato la maggioranza parlamentare ha accompagnato il parere favorevole con ben 17 raccomandazioni, più o meno importanti, al testo del decreto sul secondo ciclo, emendato in sede di Conferenza unificata, il15 settembre scorso.

La raccomandazione di maggior rilievo riguarda la riproposizione dal prossimo anno scolastico della sperimentazione del 2° ciclo che, secondo le condizioni poste dalle Regioni e accettate dal ministro Moratti, il MIUR non avrebbe più promosso "sino alla definizione di tutti i passaggi normativi propedeutici all'avvio del secondo ciclo" (così recita l'emendamento all'art. 27 dello schema di decreto allegato al parere espresso dalla Conferenza unificata il 15 settembre, emendamento che il Miur con un documento datato 15 settembre si è detto disponibile a inserire).

La Commissione Cultura del Senato ha invitato "il Governo a considerare l'opportunità di avviare una sperimentazione nazionale dei nuovi percorsi formativi ai sensi dell'articolo 11 del decreto del Presidente della Repubblica n. 275 del 1999 a partire dall'anno scolastico 2006-2007 nel rispetto dell'autonomia delle singole scuole".

L'opposizione parlamentare ha espresso invece parere negativo con una serie di considerazioni di metodo e di merito, tra cui spicca quella di una non corretta interpretazione del nuovo Titolo V della costituzione secondo il quale "l'istruzione professionale e l'istruzione tecnica dovrebbero essere riordinati nell'ambito dell'istruzione secondaria superiore di Stato".