Apertura anno scolastico 2005/2006. Lettera aperta al Ministro Moratti. dall'ANffAS, 11/10/2005
Anffas nazionale onlus, associazione famiglie disabili intellettivi e relazionali, è fortemente preoccupata perché anche quest'anno, all’apertura dell’Anno scolastico 2005/2006, ricompaiono i problemi e le paure per tante famiglie di persone con disabilità sulle condizioni di garanzia del diritto allo studio per i loro figli. Questo emerge già da diversi giorni, attraverso numerose telefonate ed e-mail, pervenute allo Sportello Nazionale per l’integrazione scolastica dell’ANFFAS onlus.
Infatti, la logica della politica adottata da
questo governo dei tagli a tutte le istituzioni preposte
all’integrazione e alla presa in carico delle persone con disabilità,
rischia di mettere in seria difficoltà anche l'attuazione
dell'integrazione scolastica da parte delle Scuole di ogni ordine e
grado. Infatti ad Anffas risulta non essere stato assegnato un
adeguato organico di insegnanti di sostegno e di assistenti di base
per far fronte al numero crescente di alunni con disabilità iscritti. Le modalità con cui vengono assegnati gli insegnanti di sostegno sono quelle esplicitate nel D.M. 331/98 artt. 37 e 41 come integrato dall'art.26 comma 16 della Legge 448/98: Il CSA Provinciale dispone nell'organico di un posto ogni 138 alunni frequentanti le scuole statali della Provincia (art.40 Legge 449/97) (organico di diritto). questi posti vengono poi assegnati alle singole scuole secondo le richieste avanzate dai Dirigenti Scolastici, documentate con Diagnosi Funzionale e corredate di progetto personalizzato (PEI) di integrazione. sul numero di posti calcolati con l'operazione precedentemente indicata (1:138), il Direttore Scolastico Regionale può concedere (autorizzare) delle deroghe per i più gravi e nominare dei supplenti per le ore mancanti (organico di fatto). Anffas Nazionale si chiede come sia possibile rispettare le indicazioni dei rapporti di sostegno se le risorse sono insufficienti e il Ministero non permette l'autorizzazione in deroga di altri insegnanti di sostegno per il contenimento della spesa pubblica!
Lo scorso anno scolastico 2004/2005, in molte
regioni le famiglie si sono rivolte al Tribunale Civile perché venisse
riconosciuto il pieno diritto allo studio dei loro figli, cui era
stato negato un adeguato sostegno.
In base alle direttive del Ministero
dell'Istruzione, l'assegnazione di un insegnante di sostegno per
ciascun alunno, ristabilendo il rapporto di uno a uno nei casi di
gravità, giudicando il diritto all'Istruzione un diritto soggettivo
inviolabile. Il Giudice ha ordinato all'amministrazione scolastica di
assegnare un maggior numero di ore di sostegno, poiché in presenza di
un diritto inviolabile, l'amministrazione non può esercitare scelte
discrezionali, né comprimere il diritto, ma limitarsi a garantire la
realizzazione piena dello stesso. Secondo ANFFAS però quanto accaduto non risolve il problema, né può diventare una prassi da indicare alle famiglie che si rivolgono allo Sportello per segnalare le disfunzioni della scuola. Le sentenze servono a sostenere un diritto nelle situazioni estreme in cui questo viene negato, ma non possono diventare una routine e, se risolvono il problema formale che garantisce l’accoglienza, lasciano irrisolto il problema sostanziale della ricerca delle modalità di lavoro della scuola e/o della individuazione delle altre risorse presenti nelle diverse situazioni, tanto meno sono in grado di indicare, suggerire i percorsi possibili.
Tali sentenze, inoltre, rischiano di legare la
possibilità di integrazione unicamente alla presenza dell’insegnante
di sostegno: ciò non favorisce l’
analisi del complesso quadro di relazioni che si crea in un gruppo, in
una classe e in una scuola, in presenza di un progetto di integrazione.
Ciò nonostante, pur riconoscendo le difficoltà presenti all’inizio di un nuovo anno scolastico, ANFFAS propone la propria collaborazione e chiede al Ministro di sollecitare, nei modi che riterrà più opportuno, la convocazione di tutti i gruppi di lavoro che con diversi compiti e funzioni operano nel territorio nazionale e locale (vedi Nota MIUR prot. N.479/A4a° del 27/07/05 sulle buone prassi).
Anffas, non ritenendo esaustiva la battaglia del
diritto all'integrazione scolastica nelle aule dei Tribunali, si
augura di continuare a collaborare, come già lo scorso anno in
occasione degli incontri di lavoro dell’INVALSI per la elaborazione
degli indicatori di qualità, sicura di condividere l’interesse e il
desiderio di realizzare una scuola a misura di alunno, in cui ognuno
sia messo in condizione di dare il meglio di sé con serenità e nel
rispetto della propria personalità chiede in tempi brevi la convocazione dell’Osservatorio Nazionale per l’integrazione scolastica del MIUR per informazioni, dati e proposte da parte del Ministro perché nella scuola gli alunni con disabilità, e in generale tutti gli alunni, i docenti, gli operatori ATA ,così pure quelli delle ASL e dei Comuni, possano lavorare nel modo migliore.
Roberto Speziale |