Le Nazioni Unite chiedono di ascoltare la voce dei diretti interessati prima
di prendere le decisioni politiche. I pareri delle associazioni italiane

"Dateci prof per educare il mondo"

è la giornata Onu dell'insegnante.

Cristina Nadotti, la Repubblica del 6 ottobre 2005

 

ROMA - E' la giornata dell'insegnante, ma non lo sa quasi nessuno, a partire dai diretti interessati. "Siamo talmente impegnati nelle emergenze quotidiane, che figurati se ci resta il tempo per pensare alla giornata che ci dedica l'Onu", ha osservato una docente di un istituto professionale per il commercio. Ha fotografato la situazione: le Nazioni Unite dichiarano di "unirsi ai genitori e alle comunità di tutto il mondo nel riconoscere che i docenti di qualità sono fondamentali per assicurare l'istruzione" e che "attraverso il loro lavoro quotidiano gli insegnanti forniscono un contributo immenso allo sviluppo sostenibile".

Ma gli insegnanti italiani si sentono spesso soli ad affrontare i problemi della docenza e ritengono che il loro lavoro non sia valutato correttamente, a partire dalla retribuzione. Il messaggio congiunto di Unesco, Unicef, Undp (il programma di sviluppo dell'Onu) e Ilo (l'Organizzazione internazionale del lavoro) è pieno di buone intenzioni, come quando rimarca che gran parte degli oltre 60 milioni insegnanti in tutto il mondo, che si occupano della formazione di oltre un miliardo di bambini, operano in condizioni molto difficili. Certo, si pensa subito alle situazioni estreme, come quelle dei paesi in guerra o in condizioni economiche disastrose, ma guardando nell'orto di casa non ci si tranquillizza.

Il documento Onu sottolinea che "in questa giornata si vuole raccomandare che la voce degli insegnanti venga ascoltata nel prendere decisioni che riguardano l'istruzione, poiché poi sono proprio i docenti che devono portarle avanti". La conclusione è che il modo migliore per festeggiare la giornata è mostrare il proprio apprezzamento per il lavoro degli insegnanti 365 giorni all'anno, ma oggi si può fare uno sforzo in più e dire "grazie" ad almeno un docente.

Il tema scelto quest'anno è "insegnanti di qualità per istruzione di qualità". Il documento congiunto della confederazione mondiale degli insegnanti (Csme) e dell'internazionale dell'istruzione sottolinea che "La giornata mondiale degli insegnanti è l'occasione per affermare ancora una volta che gli insegnanti di qualità non cadono dal cielo" e che "investire nella formazione è la chiave dello sviluppo della funzione docente e di una vera istruzione di qualità per tutti".

Le associazioni degli insegnanti italiane hanno redatto un comunicato congiunto, nel quale ricordano che "entro il 17 Ottobre il Governo italiano approverà in via definitiva il decreto legislativo relativo alla formazione e al reclutamento degli insegnanti". "Tutte le Associazioni professionali hanno espresso il loro dissenso rispetto a quello schema di decreto, perché incapace di avviare una formazione qualificata e di risolvere gli annosi problemi del reclutamento". E' un modo per rifarsi direttamente al documento dell'Onu, che sprona i politici ad ascoltare la voce degli insegnanti. "Il 5 Ottobre sia anche per l'Italia l'occasione di riflettere su questo tema cruciale e di ricercare soluzioni condivise" concludono le associazioni.