Appello al Ministro
L'insegnamento nei conservatori
precluso ai più bravi.
da
amadeusonline del
10/10/2005
Al Ministro dell’Istruzione, dell’Università e
della Ricerca
On. Letizia Moratti
Onorevole Ministro,
Le scriviamo per segnalarLe la situazione che perdura da anni nel
sistema di selezione del personale docente nei conservatori italiani.
Tutti noi, firmatari di questa lettera, siamo concertisti affermati a
livello mondiale, premiati nei più importanti concorsi internazionali
(tra cui: Van Cliburn, Busoni, Rubinstein, Micheli, Cleveland,
Casagrande, Geza Anda, Santander, World Piano Masters di Montecarlo,
World Piano Competition di Londra, Piano XXème siècle di Orléans) e
sovente invitati a tenere corsi e master classes da prestigiose
università e conservatori stranieri (si allega un sintetico curriculum
di ognuno).
Ebbene, nessuno di noi attualmente ha la reale opportunità di
insegnare in un conservatorio italiano, né di essere incluso nella
nuova graduatoria nazionale (GU n. 51 del 28/6/2005), non avendo
maturato i 360 giorni di servizio richiesti dal decreto legge n. 97
del 7/4/2004, convertito nella legge n. 143 del 4/6/2004. Questa nuova
graduatoria ci impedirà di insegnare nei conservatori, salvo
auspicabili modifiche, ancora per anni ed anni.
Il livello dei conservatori italiani potrebbe essere ancor più alto e
qualificato se la scelta dei docenti non fosse limitata da questo
sbarramento. Le sembra giusto che ad un concertista debba essere
preclusa la possibilità di insegnare per la sola "colpa" di non aver
maturato i 360 giorni di servizio, essendosi invece dedicato ad
incidere CD, a dare concerti in tutto il mondo, a vincere concorsi
internazionali, ad ampliare la propria cultura conseguendo lauree
specialistiche, a tenere corsi per importanti istituzioni all’estero?
Non c'è da meravigliarsi, dunque, se alcuni di noi sono stati (o
saranno) costretti ad abbandonare l'Italia e ad accettare l'invito di
qualche università straniera (dove peraltro le chiamate per chiara
fama sono ben più frequenti, e la selezione dei professori si svolge
di solito tramite concorso diretto). Perciò non c'è da stupirsi
qualora il livello dell'istruzione musicale statale in Italia sia
superato da quello di alcune accademie private, che scelgono i propri
insegnanti in base alla loro effettiva bravura e, a volte, anche
considerando le preferenze espresse dagli stessi allievi: non certo
contando i giorni di servizio. Se anche i conservatori potessero
selezionare i docenti con concorsi frequenti, verificando
concretamente le loro capacità didattiche e la loro preparazione
culturale e professionale, di certo il livello degli studenti ne
trarrebbe vantaggio. Del resto, crediamo che per un allievo che voglia
intraprendere l'attività concertistica sia molto importante studiare
anche con insegnanti concertisti.
A seguito della riforma, i titoli di studio rilasciati dai
conservatori sono stati equiparati a quelli universitari: è, dunque,
urgente e indifferibile una riqualificazione del corpo docente,
specialmente per il triennio e il biennio superiore, in cui la scelta
degli insegnanti deve fondarsi su valori di constatata eccellenza. In
tal modo si assicurerebbe la presenza nei conservatori di docenti di
comprovata fama, esperienza e capacità concertistica oltre che
didattica, ed in possesso di lauree, titoli postgraduate, master, Ph.D,
acquisiti presso prestigiose università ed accademie europee ed
americane. Oggi, purtroppo, anche a causa della ristrettezza dei fondi
a disposizione, assistiamo all’automatico impiego del solo personale
già interno al conservatorio stesso, con la conseguente vanificazione
dello spirito della riforma.
Con la presente lettera intendiamo render noto a Lei e, tramite gli
organi di stampa, a tutto il mondo musicale ed accademico, l'urgenza
di porre rimedio a questa situazione, che, perdurando, rischia di
minare le fondamenta della cultura musicale del nostro Paese.
Alessandra Ammara, Andrea Bacchetti,
Maurizio Baglini, Gabriele Baldocci, Michelangelo Carbonara, Andrea
Corazziari, Massimiliano Ferrati, Matteo Fossi, Filippo Gamba, Olaf
John Laneri, Christian Leotta, Gianluca Luisi, Paolo Marzocchi,
Alberto Nosè, Francesco Parrino, Roberto Plano, Enrico Pompili,
Roberto Prosseda, Luca Rasca, Luca Trabucco, Mariangela Vacatello,
Fabrizio von Arx.