Legge di riforma: siamo alle battute finali. Reginaldo Palermo, La Tecnica della Scuola dell'8/10/2005 Martedì 11 la Commissione Cultura e Istruzione della Camera concluderà l'esame delle bozze di decreto di sulla formazione iniziale dei docenti e sul secondo ciclo di istruzione. L'approvazione definitiva dal parte del Governo è prevista per il 14 ottobre.
Salvo imprevisti venerdì 14 ottobre gli ultimi decreti attuativi della legge 53 saranno approvati dal Consiglio dei Ministri. Martedì 11 ottobre sulle due bozze di decreto (uno sul secondo ciclo e l’altro sulla formazione iniziale dei docenti) si esprimerà la Commissione Cultura e Istruzione della Camera; il dibattito si preannuncia infuocato, ma dall’esito scontato: l’opposizione cercherà di resistere ma i numeri sono dalla parte della maggioranza di Governo che non avrà difficoltà a formulare un parere favorevole segnalando al Governo l’opportunità che già a settembre 2006 si possa avviare un piano di sperimentazione. E’ molto probabile che, per sostenere questa posizione, la maggioranza faccia riferimento anche al pronunciamento del CNPI che, qualche settimana fa, si è letteralmente "spaccato" sulla questione: Cgil e Cidi avevano presentato una bozza di parere che precludeva ogni possibilità di sperimentazione senza però riuscire a convincere gli altri componenti del Consiglio. E’ passata così la proposta di Cisl, Snals e altre componenti: "Il progetto di sperimentazione in esame – si legge nella delibera del CNPI – è pur sempre una opportunità offerta alle scuole e alle famiglie, perché possano valutare la praticabilità dei percorsi attinenti la riforma degli ordinamenti scolastici relativi alla istruzione secondaria di secondo grado, prima ancora che essi vadano a regime". Sulla possibilità che la sperimentazione prenda avvio già dall’anno in corso il CNPI si è comunque espresso in modo contrario ma resta il fatto che l’apertura di Cisl e Snals sulla possibilità di riparlarne l’anno prossimo rappresenta un fatto politico di rilievo che certamente verrà sfruttato fino in fondo dalla maggioranza. Per i prossimi giorni sono previste manifestazioni e proteste di vario genere (sit-in davanti alla Camera il giorno 11 e uno sciopero nazionale degli studenti delle scuole superiori il 12), ma è ormai quasi scontato che per fine settimana il ministro Moratti possa annunciare che "abbiamo finalmente la Riforma della scuola". Intanto nel campo avverso scoppia la polemica fra la sinistra radicale e le componenti più moderate: Bertinotti ribadisce che la legge 53 va abrogata, mentre Andrea Ranieri (responsabile del settore scuola per i Ds) si attira le ire del movimento per aver dichiarato che la legge Moratti dovrà essere rivista con provvedimenti mirati. E, nel tentativo di tenere insieme le diverse anime, Romano Prodi dichiara che "la legge Moratti ha molti fondamentali punti sbagliati che vanno cambiati: la scelta a 13 anni, l'eutanasia delle scuole tecniche, la inconsistenza nella difesa del diritto allo studio, la mancanza di rilievo delle autonomie scolastiche, sono tutti errori da correggere", ma ottiene il risultato di scontentare non solo movimento e Bertinotti ma forse anche Ds e Cgil. |