P a v o n e R i s o r s e

 

Circolare 84:

vincono le forze congiunte della conservazione.

 di Reginaldo Palermo da Pavone Risorse del 13/11/2005

 

Parliamo del Portfolio e della circolare ministeriale n. 84 del 10 novembre.

Come era facilmente prevedibile sulla questione hanno vinto le forze della conservazione: grazie ad una  curiosa alleanza fra le politiche neo-centraliste del Ministero e l'immobilismo conservatore delle organizzazioni sindacali si è arrivati alla emanazione della circolare n. 84, circolare  da far invidia ai migliori ministeri di democristiana memoria  (a dire il vero viene quasi da esclamare "arridatece la Falcucci").

Insomma basta leggere la circolare per capire che la tesi sindacale del "basta con il fai da te delle scuole" è stata perfettamente utilizzata dal MIUR per una operazione che mette una pietra tombale sopra ogni foma di pur modesta sperimentazione o sopra ogni velleità di applicazione autonoma degli istituti giuridici previsti dal decreto n. 59.

Grazie anche alla discutibile politica sindacale del NO sistematico su  tutto, la voglia di rivincita degli apparati ministeriali ha avuto gioco facile.

E così mentre alcuni sindacati (e una fetta sempre più ridotta di insegnanti) continuano con la loro battaglia sulla questione del tutor, il Ministero ne approffitta per mettere a segno un colpo pesante, questo sì certamente lesivo della autonomia delle scuole e forse persino della libertà di insegnamento.

La storia d'altronde è vecchia: "Mentre a Roma si discute, Sagunto viene espugnata".
Ma evidentemente per qualcuno l'importante è davvero solo discutere e piantare bandierine per dimostrare di essere più anti-morattiano del vicino.

C'è da essere  preoccupati, anche se l'epilogo della vicenda sembra preludere al fatto che  il peggio debba ancora arrivare.
 

 

 

Le tesi sindacali

Riferendosi in particolar modo alla scheda di valutazione, così si esprime per esempio Cgil-Flc:
La FLC Cgil rivendica l’unicità dei modelli per una corretta e uniforme modalità di comunicazione nei confronti delle famiglie e fra le diverse istituzioni scolastiche, oltre che verso qualsiasi ente esterno.
 

Ed ecco come Uil-Scuola commentava la sentenza del Garante per la Privacy
Secondo la UIL Scuola il portofolio delle competenze ha un senso se ha una parte omogenea per tutte le scuole d’Italia in quanto deve seguire gli alunni nei loro cambiamenti scolastici.
La UIL ha più volte denunciato l’incongruenza dell’attuale normativa per cui accade che alunni che frequentano, ad esempio, una prima classe di scuola secondaria di primo grado, provenienti da diverse scuole primarie, portino con sé alcuni un portfolio rappresentato da una sintetica scheda di una pagina, altri un portfolio più complesso con molte pagine di dati e di informazioni, altri ancora una valigetta comprendente gli elaborati svolti dagli stessi alunni.
Ciò non è ovviamente utile per gli insegnanti della scuola né per le famiglie.
Con l’occasione della pubblicazione della nota, è il caso che si ponga fine al “fai da te” e che il Ministro assuma responsabilmente, previo confronto con le organizzazioni sindacali rappresentative degli insegnanti, una indicazione omogenea di carattere nazionale.