Quanti alunni stranieri nel 2010?

Tuttoscuola, del 7/11/2005

 

Non è più un fatto congiunturale, contingente, legato a particolari vicende internazionali (conflitti, caduta di regimi, crisi politiche ed economiche). L’emigrazione straniera in Italia è un fatto strutturale, organico, stabile anche se lontano dall’esaurirsi, con il quale gli Italiani dovranno convivere come hanno fatto da diversi decenni diversi Paesi europei a forte flusso migratorio come Regno Unito, Francia.
A dimostrazione del fatto che il fenomeno non è transitorio e non è legato a situazioni straordinarie particolari, basta il fatto che le nazionalità censite nella scuola sono state 187 nel 2004-2005, cioè l’intero pianeta sui nostri banchi di scuola.

Gli studenti stranieri che l’anno scorso erano poco più di 361 mila sono diventati attualmente più di 410 mila, secondo dati ufficiosi del ministero dell’istruzione in attesa di conferma definitiva.
Nel prossimo anno scolastico ci si potrebbe avvicinare ormai al mezzo milione, superando le previsioni che lo stesso Miur aveva fatto lo scorso anno.

Lo stesso ministero si è fatto più prudente nelle stime, limitando le ipotesi di sviluppo ad un limite di tempo più contenuto.
Le ipotesi sviluppate sulla base dei dati della popolazione straniera adulta rilevata dalla Caritas sviluppano tassi di incremento da qui al 2010 che fanno oscillare le previsioni da un minimo di complessive 559 mila unità ad un massimo di 611 mila.

Nell’una o nell’altra ipotesi già tra tre anni l’incidenza di alunni stranieri sarebbe dell’ordine del 6% sull’intera popolazione scolastica contro il 4,20% dello scorso anno. Si tratterebbe di una livello di incidenza "europeo" conseguito in brevissimo tempo.
Incidenza del 6% che equivale ad un straniero ogni 16 alunni. Ma si tratta di una incidenza media con fortissime differenze territoriali.