Moratti, rabbia per i tagli e dubbi sulla candidatura

Niente soldi per la scuola,

scontro con Tremonti.

A Berlusconi il ministro chiedeva garanzie prima di sciogliere la riserva
L´alt ai decreti attuativi nel maxi-emendamento ha di fatto bloccato la riforma
La Gelmini: noi continuiamo a auspicare fortemente un suo sì Ma intanto spunta il nome di Parisi, ex direttore generale Confindustria

Giuseppina Piano, la Repubblica dell'11/11/2005

 

Berlusconi e Tremonti danno un dispiacere a Letizia Moratti: nel maxi-emendamento sulla Finanziaria presentato al Senato, su cui il governo pone oggi la fiducia, non ci sono i soldi per far partire la riforma della scuola. Una brutta sorpresa per il ministro dell´Istruzione. Ma anche, soprattutto, un possibile stop per colei che la Cdl vuole candidare a sindaco di Milano. Non a caso, ieri, il taglio dei soldi per la riforma è stato accompagnato da nuove voci su una Moratti che sarebbe più che dubbiosa sulla sua candidatura a sindaco.

A quelle voci nella Casa delle libertà si risponde ancora una volta smentendo retromarce. «Noi continuiamo ad auspicare fortemente che Letizia Moratti sia la nostra candidata», dice la coordinatrice regionale di Forza Italia, Maria Stella Gelmini, alla fine di quella chiamata alle armi del "Motore azzurro" fatta ieri a Roma da Berlusconi (per inciso, alla convocazione degli azzurri all´Eur ha risposto anche il sindaco Gabriele Albertini che i forzisti vorrebbero candidare come capolista alle Comunali). Anche il leghista Matteo Salvini si mostra tranquillo: «Letizia Moratti sarà il nostro candidato ma anche il futuro sindaco».

Da Roma i parlamentari dell´Unione la vedono diversamente. Hanno fatto i conti sul maxi-emendamento alla voce scuola, e la senatrice Ds Maria Grazia Pagano attacca: «Moratti non ha avuto un euro in più per finanziare i decreti attuativi della sua riforma: se aspettava questa scadenza per sciogliere la riserva alla candidatura a sindaco la Finanziaria le ha risposto picche». Replica, ancora, della forzista Maria Stella Gelmini: «Quei finanziamenti non ci sono oggi. Ma dovrebbero essere recuperati alla Camera, i partiti si sono impegnati a trovare una soluzione». Si vedrà se «all´impegno» seguiranno i fatti. Di sicuro, oggi al Senato i soldi non ci sono.

Proprio la Moratti aveva ribadito a Berlusconi, incontrandolo ad Arcore lunedì, che prima di sciogliere la riserva su una sua corsa per Palazzo Marino avrebbe voluto ricevere garanzie sulla copertura dei decreti attuativi della riforma scolastica. E ieri, durante la seduta del consiglio dei ministri, avrebbe contestato la manovra disegnata dal maxi-emendamento. Persone a lei vicine avrebbero raccolto nuovi dubbi sulla voglia di rinunciare alla candidatura a sindaco, perché non potrebbe presentarsi in campagna elettorale con il risultato della riforma scolastica ottenuta da ministro. E perché preoccupata dal ritrovarsi un avversario come Bruno Ferrante, sul quale anche diversi dei cosiddetti «terzisti» si stanno orientando: non tutti però, perché Salvatore Carrubba dell´associazione Milano 06 spiega che «niente è stato deciso, personalmente oggi non ho elementi per appoggiare un candidato o l´altro».

Ma se la Moratti dovesse eventualmente dire no sarà dura per la Cdl trovare una sostituzione: si è riparlato di Fedele Confalonieri, adesso si ragiona anche sull´ex direttore generale di Confindustria Stefano Parisi, mentre sull´Udc Bruno Tabacci il Cavaliere non nasconde il suo veto. Solo ipotesi. Aspettando che la Moratti dica definitivamente, e ufficialmente, cosa vuole fare.