Livello di apprendimento,

botta e risposta tra Associazioni Down

e Osservatorio scolastico.

Un problema delicato, al quale l’Invalsi sta cercando di fare fronte con rilevazioni effettuate nelle scuole primarie da apposito gruppo di lavoro composto da esperti dell’Invalsi, del Miur e delle associazioni che si occupano di disabilità intellettive presenti nell’Osservatorio ministeriale sull’integrazione scolastica. .

di Salvatore Nocera da Superabile del 28/11/2005

 

L’Invalsi, istituto nazionale per la valutazione del sistema d’istruzione, anche quest’anno ha previsto, in applicazione di una Direttiva europea, la rilevazione dei livelli di apprendimento per tutti gli alunni delle scuole primarie. Per  formulare prove adeguate  per gli alunni con disabilità intellettiva, si è costituito da un anno un apposito gruppo di lavoro composto da esperti dell’Invalsi, del Miur e delle associazioni  che si occupano di disabilità intellettive presenti nell’Osservatorio ministeriale sull’integrazione scolastica.

Malgrado ciò, il Coordinamento nazionale delle associazioni Down ha diramato una lettera, di cui si riporta il testo.

A tale lettera ho risposto io, in qualità del mio ruolo all’interno dell’Osservatorio nazionale scolastico della Fish, del quale fanno parte alcune associazioni Down, che si pubblica di seguito.

La pubblicazione dei due scritti può servire a tutte le famiglie e chi fosse interessato di poter vedere le ragioni del Coordinamento e mie al fine di comprendere i termini del delicato problema e  pervenire ad un giudizio sereno.

 

p. il Comitato del Coordinamento Nazionale

Franca Bruzzo Torti-Giuseppe Cutrera

 

                                                                                                                                                      

Genova, 10 novembre 2005

Prot. n.376/05/uni

 

A tutte le Associazioni

aderenti al Coordinamento

Nazionale delle Associazioni

delle Persone con sindrome di Down

 

Oggetto: Prove di valutazione dell’Invalsi

 

Anche quest’anno il Ministero dell’Istruzione tramite l'Invalsi (Istituto Nazionale Valutazione Sistema Istruzione) effettuerà le prove di valutazione e rilevazione degli apprendimenti:

Il Ministro ha indicato le discipline da valutare in questo anno scolastico e precisamente Italiano, Matematica e Scienze. Le prove dovranno essere effettuate obbligatoriamente per le scuole del primo ciclo (elementari) pubbliche e paritarie nelle classi 2° e 4°e facoltativamente per la classe 1° della scuola secondaria di 1° grado.

Il periodo di somministrazione delle prove è stato stabilito su tutto il territorio nazionale tra il 28/11/2005 e il 2/12/2005 e saranno osservate di norma le seguenti date per le prove:

Italiano                 il 29/11

Matematica            il 30/11

Scienze                 il   1/12.

Per quanto concerne gli alunni con disabilità intellettive la scuola dovrà elaborare prove personalizzate per i singoli alunni, che andranno mantenute agli atti della scuola e non verranno trasmesse al Ministero ai fini statistici.

Il Coordinamento Nazionale delle Associazioni delle Persone con sindrome di Down, in occasione dell’Assemblea di Pescara, aveva preso posizione chiedendo di sospendere la somministrazione delle prove invitando le famiglie a non far svolgere le prove ai propri figli ed eventualmente a non presenziare a scuola nelle date previste per le prove.

Quest’anno il Ministero prevede di non acquisire i dati delle prove svolte, ma di acquisire una copia non compilata di ciascuna prova personalizzata costruita.

Riteniamo necessario dover prendere una posizione chiara e precisa rispetto alle prove INValSI poiché:

1 - non si conosce l’utilizzo dei dati e le finalità di queste prove riguardo agli alunni con disabilità intellettiva;

2 -sappiamo benissimo che l’efficacia e l’efficienza degli apprendimenti dei nostri figli dipendono direttamente dall’esperienza che il singolo alunno acquisisce nella singola scuola in base al gruppo classe e agli insegnanti che incontra;

3 - risulta tecnicamente difficile se non impossibile acquisire prove che riescano ad offrire una valutazione oggettiva riguardo ad una disabilità di tipo intellettivo;

4 - se vengono svolte delle prove che comunque verranno tenute agli atti, ovvero messe nei cassetti, appare del tutto inopportuno procedere ad un lavoro che se tutto va bene non sarà utilizzato, e nel caso in cui venisse preso in considerazione potrebbe ritorcersi contro l’integrazione scolastica per i disabili intellettivi.

Invitiamo quindi le associazioni ad informare le famiglie e a prendere una posizione di opposizione allo svolgimento delle prove. Per quanto possibile le Associazioni dovrebbero prendere contatto ed informare il Dirigente dell’Ufficio Scolastico Regionale della posizione assunta. Inoltre si chiede di fornire alle famiglie la lettera di cui è allegato fac-simile, che dovrà essere consegnata al Dirigente Scolastico e alle insegnanti della scuola del proprio figlio, precisando che tale posizione non è per contrastare l’azione della propria scuola, ma per contestare un sistema scolastico che anziché elaborare modalità sempre più appropriate e dirette a un miglioramento dell’apprendimento degli alunni disabili, rileva i non apprendimenti.

Potrete trovare informazioni più dettagliate sul sito: www. invalsi.it.

 

Cordiali saluti.

                                                             p. il Comitato del Coordinamento Nazionale

                                                         Franca Bruzzo Torti-Giuseppe Cutrera

 

 

Roma 24/11/05

Alle associazioni componenti l’Osservatorio scolastico della Fish

 

Vengo a conoscenza solo adesso del contenuto di questi allegati. Non condivido per nulla l'iniziativa e soprattutto le motivazioni n. 1 e 4 della lettera con la quale il Coordinamento nazionale delle Associazioni Down invitano le famiglie a non fare svolgere le prove agli alunni con disabilità intellettiva.

Infatti, non è vero che non si sa l'uso che verrà fatto  delle prove, in quanto esiste ed opera da un anno un apposito Gruppo di lavoro costituito da rappresentanti delle Associazioni con disabilità (di cui tutte le maggiori Associazioni Down fanno parte), rappresentanti del Miur ed esperti dell'Invalsi, che sta studiando le modalità più idonee a consentire una valutazione degli apprendimenti per gli alunni con disabilità intellettiva nel quadro di quella di tutti gli alunni.

La richiesta di mandare all'Invalsi solo la tipologia delle prove, senza i risultati, è dovuta proprio alla necessità di  far conoscere al Gruppo di lavoro le modalità che si stanno sperimentando in Italia, senza mettere in mostra ‘i non apprendimenti’. I risultati delle prove rimangono alle singole scuole proprio per consentire loro un'autovalutazione e quindi un miglioramento di tali procedure. Quindi quali sono i rischi per gli alunni? Non ve n'è alcuno.

Infatti, per quel che mi risulta personalmente, la Sezione romana dell'AIPD si è rifiutata di seguire il Coordimnamento delle Associazioni Down e farà svolgere ai figlioli dei propri soci le prove.

Chiedo che le associazioni aderenti all'Osservatorio Scolastico Fish che non intendano seguire l'invito del Coordinamento vogliano cortesemente farlo conoscere ai propri aderenti, dandone notizia all'Invalsi, al Miur ed a noi.

Cordiali Saluti.

 

Salvatore Nocera

Responsabile dell'Osservatorio Nazionale della FISH sull'integrazione scolastica

 

(28 novembre 2005)