Fuori dalle superiori otto studenti su 100.

da ItaliaOggi dell'8/11/2005

 

Cresce la scolarità, anche se resta sempre alta la percentuale di quanti non proseguono gli studi alle superiori. A dirlo è l'Istat, che nel suo Annuario statistico 2005 registra per il 2003-2004 8.851.235 studenti iscritti, circa 47 mila in più rispetto all'anno precedente (+0,5%). Si conferma, dunque, aggiunge l'Istituto di statistica, l'andamento positivo registrato a partire dal 2000-2001.
Ad aumentare sono in particolare gli alunni delle scuole dell'infanzia (+13 mila rispetto al 2002-2003), che arrivano così al 18,6% del totale, e quelli delle scuole superiori (+17 mila), che giungono al 29,7%. Le scuole più frequentate sono le elementari, che ospitano il 31,3% degli alunni, mentre le medie inferiori si fermano al 20,4% del totale. Il tasso di scolarità è intorno al 100% nelle scuole d'infanzia, elementari e medie mentre risulta meno alto nella scuola secondaria superiore, dove è pari al 91,9%, anche se in ogni caso in netto aumento rispetto al 1998-1999, quando era all'82,2%. C'è insomma ancora un 8% abbondante di 14enni che si ferma alle medie inferiori.

Per quanto riguarda i risultati, i giovani che ripetono l'anno si trovano soprattutto alle superiori.

È con il crescere del grado di istruzione che salgono le difficoltà. In generale, le incontrano di più i ragazzi che non le ragazze: i ripetenti maschi sono il 9% contro il 4,6% delle femmine. L'anno di maggiore crisi è il primo delle superiori, seguito dal secondo e dal terzo. Progressione identica anche alle elementari e alle medie inferiori, salvo il fatto che qui le percentuali sono molto più basse: dallo 0,5 allo 0,3% per le elementari, dal 4,6 al 3,2% alle medie.

Arrivati a sostenere gli esami di maturità, il 96,9% li supera: il 99,3% ai licei classici, il 95% agli istituti professionali. Di 14 punti percentuali in meno il tasso di promozione degli studenti privatisti esterni.

Continua a crescere anche il numero di giovani che per la prima volta si sono iscritti all'università: sono circa 337 mila nell'anno accademico 2003-2004, 6 mila in più (+1,8%) rispetto all'anno precedente. La popolazione universitaria è pari a 1.805.910. Nonostante il mondo accademico richiami un numero sempre maggiore di giovani, ogni anno cinque studenti universitari su 100 decidono di abbandonare gli studi; l'incidenza degli abbandoni è pari a 5,9% per i maschi e 4,8% per le femmine.

Le donne sono più propense degli uomini a proseguire gli studi oltre la scuola secondaria: le diplomate che si iscrivono a un corso universitario sono 77 su 100, mentre i diplomati solo 67 su 100.