Ministero-Regioni:

confronto a distanza sul secondo ciclo.

Tuttoscuola del 26/11/2005

 

La Commissione Istruzione, Lavoro, Innovazione e Ricerca delle conferenza Unificata Stato-Regioni, riunitasi il 17 novembre, nel confermare la disponibilità al confronto con il Governo per l’esame delle problematiche connesse all’attuazione del decreto legislativo relativo al secondo ciclo, ha richiamato il ministro Moratti al rispetto dell’impegno assunto di non promuovere sperimentazioni del nuovo ordinamento a decorrere dall’anno scolastico 2006/2007.

Resta inteso che alle istituzioni scolastiche, fino all’entrata in vigore della riforma degli ordinamenti, è riconosciuta la potestà di adattare, nel limite del 15%, alle esigenze locali, l’orario e le discipline attualmente previste a livello nazionale.

Nell’attuale contesto è prioritario definire il quadro delle competenze e delle prerogative dei vari soggetti istituzionali, quantificare le risorse finanziarie da trasferire alle regioni, individuare i passaggi legislativi nazionali e regionali per definire i contenuti e il percorso di attuazione della riforma del titolo V, parte seconda della Costituzione e della sentenza n. 13/2004 della Corte Costituzionale che riconoscono alle Regioni competenze legislative dell’intero sistema educativo.

Essendo le questioni da esaminare di portata complessa, la cui definizione è propedeutica alla emanazione della specifica disciplina, la Commissione ha chiesto, sulla base anche della disponibilità manifestata dal ministro Moratti al riguardo, l’elaborazione di un calendario dei lavori che non tenga conto delle date del 30 novembre e del 31 dicembre 2005 fissate nel decreto attuativo per la definizione della programmazione regionale dell’offerta formativa. Va predisposto un calendario, hanno sottolineato le regioni, denso di traguardi intermedi, visto che le "forze" da consultare e da coinvolgere non sono poche.