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Il vero sciopero?
Niente Gite e libri di testo.
di Silvana La Porta, da
AetnaNet del
18/3/2004
E' ormai da tempo immemore che il personale
della scuola sciopera. Certo gli scioperi di un tempo erano pių
gagliardi, speranzosi, vitali: negli anni 80 si lottava senza badare a
precettazioni e perdita della giornata di lavoro, insomma ci si
credeva un po'. Oggi le forme di protesta sono sempre pių svilite e
fiacche, il personale docente, tra arrabbiati e rassegnati, si lascia
pilotare un po', senza una reale convinzione, dalla voce del
sindacalista di turno.
In questa ennesima giornata di sciopero generale, voglio dunque fare
una proposta, d cui mi č giunta voce, e che ho ritenuto molto, ma
molto interessante: colleghi, passiamo a nuove forme di protesta,
colpiamo l'opinione pubblica, troncando parte degli interessi
economici che ruotano intorno alla scuola.
In primis niente pių libri di testo: non ci servono, diciamolo pure,
da soli, per quanto ci abbiano in tutti i modi svilito, bastiamo e
soverchiamo. Qualche fotocopia, qualche schema alla lavagna, qualche
bel dettato...e addio case editrici: i ragazzi potranno magari
imparare di pių che da tante e spesso noiose pagine.
E poi eliminiamo le gite. Fino a quando alla scuola non sarā
restituita dignitā, niente pių affari per le agenzie di viaggio, che
sono solite proporre itinerari discutibili e approssimativi. Niente,
chiuso, non partiamo pių, nč noi, nč gli alunni, buona notte ai
suonatori!
Volete vedere che alla fine, forse per la prima volta, senza la
mediazione discutibile dei sindacati...ci daranno ascolto?