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Sulla pelle dei docenti precari (Sasso-Valditara):

Io c'ero . . .

 

di Stefano Maschietti (ADACO), da Territorio Scuola del 13/3/2005

 

Ero presente, insieme ad altri quattro colleghi dell'Adaco, all'incontro organizzato dalla Gilda con l'On. Alba Sasso.

Alba Sasso ha tenuto un breve intervento, di cui credo faccia testo la cifra politica, e che rimanda quindi la sua concreta verifica a dopo il 2006. Sasso infatti non ritiene praticabile, ne' costituzionale, la via proposta dal Sen. Valditara, e soprattutto non considera credibile alcun annuncio di future soluzioni da parte di una maggioranza di governo, che degli annunci spettacolari fa la sua principale ragione di vita, dimenticando ad. es. l'esistenza della legge 143/04.

Si e' pero' detta non indisponibile (usiamo questa formula barocca) ad un confronto con il Sen. Valditara, cosa che ritengo auspicabile, visto che a Valditara va comunque il merito di aver violato un tabu' e riacceso il dibattito sulla praticabilita' anche finanziaria di un piano di reclutamenti su ampia scala. L'incontro servirebbe quantomeno a stanare i singoli rappresentanti politici (niente piu' che singoli "due di coppe" temo), e renderne evidenti le eventuali buone intenzioni e/o le ipocrite autocontraddizioni verbali.

Quello del reclutamento e' infatti uno sporchissimo gioco delle tre carte, o delle due carte e mezzo: e' una magia che fa del 75% l'equivalente del 125%, e la cui somma non e' mai 100%, ma potrebbe essere 0% per una delle carte in gioco. Vediamo, ripetendo cose ovvie, perche'. Nell'intervento a nome di ADACO ho ricordato alcuni incredibili aspetti della condizione dei vincitori di concorso, specie dopo aver ascoltato le rivendicazioni del rappresentate di un'associazione di precari storici e, soprattutto, quelle del rappresentante dell'ANIEF, il quale ovviamente, dimenticando gli abusi commessi nelle GP, pretende ora una quota del 25% dei posti riservati alle GM, da assegnarsi agli "unici docenti idonei di prova concorsuale a numero programmato in questa fase transitoria" (...le parole sono importanti: chi parla male, per endecanomii, pensa male, e vive peggio…).

Ho comunicato all'On. Sasso che noi siamo disposti a sederci a qualsiasi tavolo tecnico, senza pero' firmare cambiali politiche, e tenendo fermo il punto che anima da sempre le nostre battaglie costituzionali: non accetteremo alcuno scollamento tra la quota di posti riservati alle GP e quella di posti riservati alle GM, perche' cio' rappresenterebbe un intollerabile vulnus giuridico, contro cui ricorreremmo in qualsiasi sede amministrativa e costituzionale. Ho quindi chiesto all'On. Sasso cosa ne sara' (secondo lei), in caso di avvicendamento di maggioranza, dell'attuale (transitorio?) sistema di reclutamento basato sul principio del 50 % alle GM e 50 % alle GP.

E' dapprima intervenuto Ameli, segretario Gilda, ricordando una sentenza costituzionale del luglio 2005 (contro assunzioni nella P.A. valdostana effettuate senza pratica concorsuale), che metterebbe un macigno sulla strada di chi volesse ovviare al principio del 50%. Quindi ha risposto l'On. Sasso, la quale ha detto che lei intende mandare ad esaurimento le GM e dopo, soltanto dopo, assegnare una......


........ quota del 25% (sic!) agli abilitati con i nuovi percorsi formativi. Cosa significa quell'equivoco 25%?

Ce lo siamo chiesti tutti e cinque soci ADACO, anche ad alta voce (con effetto eco nella sala), senza riuscire a formulare od ottenere un'interpretazione univoca. Significa che sissini e universitini (i trepi(u')duisti) sarebbero messi in coda alle attuali GM? Ma allora perche' quel 25%? Esaurite le GM sarebbe 50% la quota di posti complessivi riservabile ai nuovi canali. Allora? Significa che l'On. Sasso, e forse molti altri, intendono avere un'idea molto transitoria della cosiddetta fase "transitoria"? Significa che qualcuno ci rivelera' domani, soltanto domani (saldata la cambiale elettorale), che di fatto le GM sono gia' in uno stato di indefinizione ed esaurimento (nervoso) e che quindi quel 25%, da assegnare ai nuovi abilitati, corrisponde in realta' ad un dimezzamento dei posti oggi assegnati alle GM?

Non lo so, non lo sappiamo, l'On. Sasso ci rimanda agli atti parlamentari e ai suoi interventi, consultabili su internet. Qualcuno ce li interpretera', io non vi nascondo il timore che in un sistema dove ci sono due graduatorie (GM e GP) e tre pretendenti (storici, ordinaristi, sissini, nell'ordine in cui li ha elencati l'Onorevole), qualcuno voglia illudere se stesso e gli altri, che con un gioco delle tre carte, o due e mezzo, si possa in un'immaginifica fase transitoria arrivare a credere che il 100% dei posti disponibile equivalga ad un fantomatico 125% di posti promessi. Poi si scoprira' che la matematica non e' riformabile, che la computistica e' reazionaria, e qualcuno lo prendera' in quel posto.

Sappiamo tutti gia', noi ordinaristi, chi e' quel qualcuno designato: coloro su cui non e' piu' possibile lucrare e che possono essere lasciati al loro baro e cinico destino. Colleghi, basta farsi un giro in un'universita' per capire che noi non potremo contare mai sul sincero e massiccio appoggio di soggetti politici, sindacali e istituzionali. E' nell'universita' che si concentra il business futuro. Chi ha lucrato sulla nostra pelle vendendo corsi di preparazione al concorsone, ora si appresta a vendere l'illusione di un accesso programmato nella scuola alle entusiaste matricole dei nuovi e meno nuovi corsi abilitanti a pagamento. Il tutto con l'avallo dei docenti universitari-parlamentari, sempre in cerca di opportunita' finanziarie per le loro universita' al salasso. Che fare quindi?

Il nostro primo interlocutore devono essere le organizzazioni di docenti interessate a mantenere in vita, senza se e senza ma, il sistema del 50% GM-GP, la cui sopravvivenza e' tutt'altro che scontata, perche' la sua fedele applicazione avrebbe effetti non scontati, ne' indolori. Tutti infatti parlano, anche ieri era così, di stabilizzazione del personale scolastico precario, cioe' di gente che nella scuola, male o meno male, ci sta e ci lavora gia'. Si tratta di un'ipocrisia collettiva, diciamocelo! Dalle GM uscirebbero reclutabili, come e' giusto che sia, molti vincitori di concorso che non hanno anzianita' di servizio, ma semplicemente lavorano in altri settori della vita economica e civile (come sopravvivere con 50 giorni di supplenza l'anno?). Dovremo inventare qualche balla epocale ed ideologica, per impedire loro di stabilirsi sul posto ora occupato da supplenti pescati nelle GP? Dovremo raccontarci che la scuola e' "roba nostra", perche' solo sul campo (di occupazione) maturano le materiali e legittime competenze alla docenza? Indecenti bufale fantacostituzionali, tipiche da paese plebeo e sovversivo!!

La seconda cosa da fare e' approfondire le possibilita' di articolare il nostro ricorso costituzionale, specie ora che l'associazione si e' guadagnata maggiore visibilita'. Che ne pensa Nania dei recenti dibattiti interpretativi in materia di art. 5? E della sentenza valdostana? Dobbiamo aumentare la base di associati, perche' mai troveremo fuori di essa una sincera sponda alle nostre legittimissime richieste. In Italia, per avere consenso devi stare dalla parte del torto giuridico, e per massificare gli interessi sociali e la relativa disperazione, devi spappolarne ogni ragione di legittimita' normativa. Da qui il mito demagogico che, nella scuola, tutti abbiamo ragione. Il che e' una balla e significa solo che ad aver torto saranno coloro che nella scuola non lavorano, anche se titolati.

Dobbiamo infine stigmatizzare un errore politico, che ieri si e' reso perfettamente evidente. Tutti gli intervenuti hanno infatti scaricato il Valditara, considerato, anche da chi aveva ben accolto il lancio della sua proposta, un semplice specchietto nelle mani dell'illusionista Moratti. E così si e' data la gratuita impressione all'On. Sasso, che tutti ci si augura la fine di questa maggioranza. Bella novita', la cambiale e' intanto prefirmata! Oggi si invita l'On. Sasso, con tutte le sue buone intenzioni, a consolare la disperazione dei cosiddetti precari, domani il ministro dell'Economia e del "progresso" di turno ci comunichera' che in cassa non c'e' un euro, mentre proff. universitari-parlmentari (di qualsiasi maggioranza!) formuleranno ogni sorta di cavillo per inventare nuove forme di illusoria abilitazione reclutante a danno degli obsoleti e gia' spremuti oGMmini. Nel frattempo un sindacato, per ora la UIL, chiedera' di andare oltre la quota del 50% dei posti assegnati alle GP (c.v.d.).

Lo ripeto, Valditara conta come il "due di coppe", ma una cosa gli va concessa. Ha messo la sua faccia in gioco: una volta travolto non potra' piu' andare nelle scuole a raccattare consensi, quindi e' miope e fesso considerarlo solo un cerino autolesionista in mano alla Moratti. Non dobbiamo farci mettere in un angolo del bipolarismo, perdiamo forza e basta. Il centro-sinistra al momento puo' fare solo promesse, ma non si vede ancora gente pronta a rischiare la reputazione per formulare proposte concretizzabili, dai passaggi certi e non transitori, liberi dal rischio onnipresente delle tre carte. Chi e' il ministro in pectore di una coalizione, che si pavoneggia a torto gia' vincitrice delle prossime elezioni?

Un'ultima cosa sul Valditara. Mi avvicino al tavolo della Gilda e chiedo: lo si e' scaricato perche' non garantisce piu' assunzioni per il 2005 ma solo dal 2006 postelettorale? Mi risponde una collega: "no, no, il Valditara assicura assunzioni dal 2005, forse mi sono dimenticata di inserire le sue ultime dichiarazioni di fattibilita' nel nostro sito informativo". Che volete che vi dica? Alla fine non si sa nemmeno se e perche' lo si stia per scaricare, noi almeno gli avevamo dato i 14 giorni di preavviso per mostrarci le carte.

Le carte sono ormai forse stracce, ma anche quella costituzionale temo, se tutti si dichiarano antifascisti e poi non considerano che anche l'art. 97 fa nobile parte della storia dell'antifascismo. Ieri il clima era di questo tipo: da una parte dichiarazioni da amnistia/sanatoria, tipo "scurdammoce o' passato" (vedi affaire 30 punti nell GP, vedi gli "...abbiamo tutti ragione..."), dall'altra gente molto rispettosa che definiva il concorso "una corrotta lotteria" degna di un commento di Bismark o dello "smargiasso impestato" di gaddiana memoria. Questa e' l'Italia, colleghi, stramaledetto il giorno che abbiamo concorso ad un concorso! Ora e sempre la sentenza, ora e sempre resistenza! W l'ordine costituzionale, basta con le scimmie della "costituzione materiale" e dei diritti creati sul campo, autentici replicanti di ogni futuro peronismo che voglia chiamarsi politica!!! E' ora di dire basta!!!