Il rebus della nomina dei supplenti.

Soprattutto nella scuola dell'infanzia e nalla primaria, la nomina dei supplenti è ormai diventata una operazione complicatissima e dagli esiti incerti. Si moltiplicano le prese di posizione e anche le delibere di collegi e consigli di istituto. Da Latina arrivano proposte concrete. Ma Di Menna (UilScuola) non è convinto: "Basterebbe avere un buon sistema informatico a livello provinciale".

di R.P. da La Tecnica della Scuola del 21/3/2005

 

Che l'attuale regolamento per la nomina dei supplenti stia creando alle scuole difficoltà non più sopportabili è ormai cosa nota.

Gli stessi sindacati ne hanno preso atto e hanno sollevato il problema anche in occasione del recente incontro nel corso del quale il Ministero ha presentato la nuova bozza per l'aggiornamento delle graduatorie permanenti.

D'ora innanzi però i sindacati dovranno tener conto che nelle scuole la protesta sta salendo di giorno in giorno e mentre fino a qualche tempo fa a lamentarsi erano solamente gli uffici di segreteria, adesso anche i docenti e gli stessi genitori incominciano a far sentire la propria voce.

Come ad esempio accade nel circolo didattico di Fiorano Modenese i cui docenti di ruolo protestano per la situazione di assoluta precarietà nella quale sono costretti a lavorare quotidianamente proprio per le difficoltà connesse con la nomina dei supplenti.

A Latina l'istituto comprensivo "Don Milani" ha fatto le cose in grande: un ampio e articolato documento è stato approvato dal consiglio di istituto e sottoscritto persino dalle 3 RSU della scuola (per la cronaca rappresentative di tutti e 3 i sindacati confederali). Da Latina arrivano richieste ben precise: obbligo della domiciliazione per i supplenti fuori provincia, passaggio in coda alla graduatoria in caso di mancata accettazione di una supplenza, riduzione da 30 a 10 del numero di preferenze esprimibili, istituzione di un servizio informatico a livello provinciale che consenta ad ogni scuola di conoscere in tempo reale i nominativi degli spiranti già occupati con altre supplenze.

Ed anche all'istituto comprensivo di Nogara, in provincia di Verona, il consiglio di istituto ha approvato un documento analogo.

E i sindacati che dicono?

"Anche a noi arrivano prese di posizione, delibere e documenti" conferma Massimo Di Menna, segretario nazionale di Uil-Scuola.

"Ma - aggiunge - pensiamo che si debbano individuare soluzioni giuste: il passaggio in coda alla graduatoria mi sembra troppo penalizzante e neppure una diminuzione delle preferenze servirebbe davvero a migliorare la situazione".

E allora?

"Per le supplenze brevi si potrebbe pensare ad una graduatoria unica a livello provinciale (o sub-provinciale per le realtà territoriali molto vaste); ovviamente l'Amministrazione dovrebbe mettere a disposizione delle scuole un sistema informatico che consenta di sapere in tempo reale i nominativi dei docenti disponibili per le supplenze"

Tutto qui?

"Un meccanismo del genere - conclude Di Menna - garantirebbe i supplenti e risolverebbe la maggior parte dei problemi attuali".