In Lombardia solo 414 posti per 12.000 alunni in più. di Pippo Frisone, da ScuolaOggi del 15/3/2005
Ci risiamo! Con circolare n. 36 del 8.3.05 finalmente il MIUR vuota il sacco e trasmette alle Direzioni Regionali le dotazioni organiche per il 2005/06. La Moratti è in affanno se le tabelle sugli organici e il decreto interministeriale, ancora provvisorie, arrivano a tre mesi dal termine delle lezioni e a ridosso della chiusura delle aree del sistema informatico per i trasferimenti. Tanto è vero che per la scuola primaria tale chiusura è gia stata fatta slittare per ben due volte (dal 10.3 al 16.3 e ancora al 21.3.05). E’ in affanno anche perché il previsto monitoraggio sulle iscrizioni dal quale dovevano scaturire le dotazioni organiche non ha dato risultati credibili, per cui non se n’è fatto nulla, perdendo tempo prezioso. Le assegnazioni alle regioni ricalcano sostanzialmente, con qualche lieve modifica, le tabelle ufficiose fatte circolare dal MIUR a fine gennaio sui dati previsionali degli alunni elaborati dallo stesso ministero. Con qualche sorpresa però. Mentre alle regioni meridionali con una mano si toglie in base al calo degli alunni con l’altra, molto più generosa, si restituisce e avanza. Un esempio la scuola primaria. Calo alunni: Calabria – 1.157 (-30 posti ), Puglia -4.267 ( -93 ), Sicilia - 5.817 (- 137 ) Tabella B1- posti aggiuntivi: Calabria +113, Puglia +242, Sicilia + 298. Tanto per citarne alcune Lombardia, invece, con un aumento di + 4.488 alunni, + 58 posti, come da Tab.1 e appena +132 posti come da Tab.B1. Tutta colpa degli indicatori sociali? No, perché laddove correttamente applicati questi incidono solo al 50%, il restante 50% tiene conto della componente alunni. Sicuramente, in tempi di campagna elettorale, il MIUR ha tenuto conto anche di altre componenti. Eppure non riusciamo a comprendere il dato della Lombardia neppure mettendo da parte ogni faziosità politica. Le cifre parlano chiaro. A fronte di 12mila alunni in più sono state assegnati appena 414 posti di cui, 52 alle scuole dell’infa n zia,190 alla primaria, 31 alla media e 141 alle superiori. I primi dati conoscitivi su Milano ci danno un fabbisogno presunto di oltre 600 posti, di cui almeno 308 alla primaria, 84 all’infanzia il resto nella secondaria, risultando stabile il dato sulle medie. E’ interessante il dato della primaria con 303 richieste in più di classi a tempo pieno e di 212 in meno di classi a tempo “morattiano”. Sorprendente anche il dato sulle classi prime di scuola media: 1.391 le classi a tempo prolungato richieste dalle famiglie contro le 672 a tempo “morattiano”. Nel primo ciclo si può ben affermare, dati alla mano, che le famiglie milanesi continuano a bocciare la “Moratti”, rifiutando a stragrande maggioranza il tempo scuola offerto dalla sua riforma. In conclusione, le risorse complessive assegnate alla regione Lombardia non basteranno nemmeno a coprire il fabbisogno della provincia di Milano, così come segnalato dalle scuole e richiesto dalle famiglie. Questa volta , se le cose non cambiano, vale a dire se non si troveranno risorse aggiuntive a partire dall’assestamento di bilancio, non solo rischiano di restare deluse migliaia di famiglie che hanno chiesto per il 2005/06 esplicitamente” tempo pieno e tempo prolungato” ma sono a rischio anche i modelli di tempo pieno già funzionanti e le stesse classi consolidate. Perché delle due l’una. Gli alunni in più ci sono e le classi in più pure. Se le risorse arrivate dal Miur non bastano si prendono dove ci sono già. A meno che ! A meno che, in vista delle elezioni anche la Lombardia abbia la sua buona e sostanziosa “mancia” che, tra l’altro, dati alla mano le spetta di diritto! |