Il rinnovo del contratto slitta al 2006?

da Tuttoscuola del 4/5/2005

 

Il primo grido di allarme è venuto dalla Gilda (www.gildains.it) a poche ore dalla pubblicazione della trimestrale di cassa del Governo.

Dalla relazione del ministero dell’Economia e delle Finanze sul fabbisogno di cassa e sulle previsioni per i restanti mesi dell’esercizio 2005 è emerso che i rinnovi contrattuali per i dipendenti pubblici potranno trovare attuazione solamente nel 2006.
È il segno della critica situazione del bilancio statale che, oltre a preoccupare tutti gli italiani, in questo caso, non può non impensierire anche i dipendenti pubblici, compresi ovviamente il milione e 150 mila della scuola.

Se la previsione di rinvio contenuta nella trimestrale di cassa andasse in porto, si potrebbe correre il rischio nel 2006 di passare direttamente al rinnovo del nuovo contratto 2006-2007 con assorbimento del biennio 2004-2005 (e con rischio di ridurre gli aumenti).

Ancora a metà marzo, a due settimane dalle elezioni regionali, come si ricorderà, vi è stato lo sciopero generale del pubblico impiego e della scuola per il rinnovo del biennio economico scaduto dal 31 dicembre 2003.

Il Governo sembrava intenzionato - non si sa quanto concretamente - a cercare l’accordo attestato su una proposta media di aumento mensile di 95 euro. Si è parlato di proposta strumentale finalizzata al consenso elettorale, fatto sta che alla fine non se ne è fatto nulla. Forse qualcuno ora si morde le dita.

Ma se fosse vera l’intenzione di rinviare ancora i rinnovi contrattuali, il Governo giocherebbe con il fuoco, soprattutto nei confronti del personale scolastico già sul piede di guerra per la riforma.