Quando si perdeva il porto d’armi

per evasione dell’obbligo scolastico

da Tuttoscuola del 4/5/2005

 

Nel 1877 la legge Coppino varò norme rigorose per l’obbligo scolastico che circa venti anni prima la famosa legge Casati aveva introdotto nell’Italia preunitaria per sconfiggere la piaga medievale dell’analfabetismo.

"I genitori o coloro che hanno l'obbligo ... se non abbiano adempiuto spontaneamente la prescrizione della presente legge saranno ammoniti dal sindaco ed eccitati a compierle. Se non compariscano all'ufficio municipale, o non giustifichino coll'istruzione procacciata diversamente, con motivi di salute o con altri impedimenti gravi, l'assenza dei fanciulli dalla scuola pubblica, o non ve li presentino entro una settimana dall'ammonizione, incorreranno nella pena dell'ammenda stabilita nel successivo articolo 4.

Le persone, di cui all'articolo 1, fino a che dura l'inosservanza dell'obbligo loro imposto dalla presente legge, non potranno ottenere sussidi o stipendi, né sui bilanci dei comuni, né su quelli delle provincie e dello Stato, eccezione fatta soltanto per quanto ha riguardato all'assistenza sanitaria, né potranno ottenere il porto d'armi".

"L'ammenda è di centesimi 50, ma dopo di essere stata applicata inutilmente due volte, può elevarsi a lire 3, e da lire 3 a 6 fino al massimo di lire 10, a seconda della continuata renitenza.

...Accertata dal sindaco la contravvenzione, il contravventore è sempre ammesso a fare l'oblazione. In caso diverso, la contravvenzione è denunciata al pretore che procede nelle vie ordinarie.

É dovere delle autorità scolastiche promuovere le ammonizioni e le ammende. Un regolamento stabilirà le norme per l'applicazione e la riscossione dell'ammenda.

L'ammenda sarà inflitta tanto per la trascuranza dell'iscrizione, quanto per le mancanze abituali, quando non siano giustificate. A questo scopo il maestro notificherà al municipio di mese in mese i mancanti abitualmente. La mancanza si riterrà abituale quando le assenze non giustificate giungano al terzo delle lezioni nel mese".

Altri tempi...