Pubblico impiego.

Sindacati convocati a Palazzo Chigi.

Settimana decisiva per gli statali, un primo incontro è previsto nelle prossime ore.

di Sara Bianchi, da Il Sole 24 Ore del 9 maggio 2005.

 

I sindacati sono stati convocati per le prossime ore a Palazzo Chigi per un primo incontro, dopo che il Governo aveva annunciato tempi stretti per il rinnovo del contratto del pubblico impiego e un primo faccia a faccia già all'inizio di questa settimana.

 A 16 mesi dalla scadenza del contratto, il nodo resta quello dell'entità dell'aumento. Il Ministro della Funzione Pubblica Mario Baccini, ha annunciato venerdì la volontà dell'esecutivo di andare oltre i 95 euro stanziati in Finanziaria, e sempre venerdì il Presidente del Consiglio a chi gli chiedeva maggiori particolari sulla concessione di aumenti salariali superiori ai 95 euro, ha risposto: «Il come è tutto da vedere». I 95 euro stanziati corrispondono a un aumento del 4,3% e i sindacati sono fermi sulla loro richiesta dell'8%. Il Governo aveva lasciato intendere nei giorni scorsi la possibilità di arrivare a quota 98 euro, e il vice ministro dell'economia Giuseppe Vegas ha lanciato la proposta di rateizzare una parte degli aumenti con una tranche riconosciuta quest'anno e un'altra l'anno prossimo; ma questa eventualità non è gradita ai sindacati.

La Lega è preoccupata dal rischio che gli aumenti possano pregiudicare interventi di riduzione dell'Irap e del costo del lavoro e il Ministro Roberto Maroni ha sottolineato: «Non si possono trovare risorse sottraendole al taglio dell'Irap e del costo del lavoro, lo ha precisato il premier e lo sanno Baccini e Siniscalco che sulla base di queste indicazioni dovranno fare le loro valutazioni». Cgil, Cisl e Uil hanno chiesto che tra la firma dell'accordo e la sottoscrizione definitiva non passino più di 40 giorni.

L'iter del rinnovo prevede che Governo e sindacati raggiungano un accordo quadro sulle percentuali d'aumento salariali per poi aprire i tavoli contrattuali dei diversi comparti, dai ministeri, alla sanità, agli enti locali, alla scuola, tra sindacati e Aran (l'agenzia per la contrattazione nel pubblico impiego). L'Aran può agire solo dopo aver ricevuto l'incarico da parte dell'esecutivo con una direttiva. Avviata la trattativa sui diversi tavoli e firmati i singoli rinnovi, i contratti dovranno avere il via libera del Consiglio dei ministri e della Corte dei Conti.