Programmazione dell’integrazione scolastica,

un promemoria per le famiglie.

Entro la metà di giugno scadono i termini entro i quali i dirigenti scolastici devono comunicare ai Csa i progetti personalizzati redatti da tutti i docenti dei singoli consigli di classe per chiedere le deroghe alle ore di sostegno per il prossimo anno scolastico. E’ necessario che i genitori dei ragazzi disabili tengano a mente tali scadenze e si accertino che venga garantita ai loro figli l’assistenza necessaria.

di Salvatore Nocera, da Superabile del 3 giugno 2005

 

E’ opportuno ricordare a tutti che entro metà giugno, in quasi tutti gli uffici scolastici regionali, scadono i termini entro i quali i dirigenti scolastici debbono trasmettere ai Csa (ex provveditorati agli studi) i progetti didattici personalizzati redatti da tutti i docenti dei singoli consigli di classe ai sensi dell’art 41 del decreto ministeriale n. 331/98, per chiedere le deroghe alle ore di sostegno per il prossimo anno scolastico.

Il ministero, con la circolare n. 36 dell’8 marzo 2005 ha precisato all’art 9 che debbono prima essere inviati dalle singole scuole i dati relativi agli organici di diritto, che per gli insegnanti per il sostegno corrispondono a poco più della metà dei posti necessari, e poi all’art 11 comma 6 le richieste per le deroghe in organico di fatto.

I singoli dirigenti devono inviare, all’incirca entro la data di metà giugno, le richieste ai CSA, perché esprimano il loro parere e quindi trasmettano le richieste di autorizzazione alle deroghe entro il 10 luglio ai direttori scolastici regionali che hanno tempo sino al 30 luglio per decidere positivamente o negativamente.

Sarà bene precisare che entro le stesse date debbono essere inoltrate le richieste per gli eventuali sdoppiamenti delle prime classi, che, in forza del decreto ministeriale n. 141/99 non possono superare i 25 alunni, se è presente un alunno certificato con disabilità, e i 20 alunni se sono presenti due alunni con disabilità.

I due decreti sopra citati sono espressamente richiamati dalla circolare ministeriale, mentre le scadenze precise di ciascun CSA sono contenute nelle circolari di ciascuna di essi.

Essere attenti a tali scadenze è importante, sia perché la stessa circolare ministeriale n. 36/05 vieta gli sdoppiamenti di classe dopo il 31 agosto, sia perché le richieste tardive di posti di sostegno in deroga debbono seguire le lunghe trafile delle graduatorie e dei probabili ricorsi contro di esse, ritardando le nomine in deroga talora sino a febbraio e marzo dell’anno successivo.

E’ bene tener presente che, in presenza di una chiara documentazione dei bisogni educativi dei singoli alunni contenuti nella diagnosi funzionale e della puntuale richiesta di risorse contenuta nel Pei e quindi nei singoli progetti didattici personalizzati, il dirigente scolastico non può rifiutare di inviare la richiesta ed il direttore scolastico regionale non può rifiutare o la conferma delle ore assegnate l’anno precedente o l’assegnazione di nuove ore. La semplice motivazione che gli organici di diritto assegnati non sono sufficienti e quindi non vi sono fondi aggiuntivi per nuove nomine, è stata ormai costantemente smentita da due anni a questa parte da numerosissime sentenze dei tribunali che hanno condannato l’amministrazione scolastica ad assegnare tutte le ore necessarie per rispondere ai bisogni educativi documentati a livello sociosanitario ed educativo.

In mancanza di un serio impegno del ministero dell’istruzione a garantire una seria presa in carico professionale dei progetti di integrazione da parte di tutti i docenti del consiglio di classe, i magistrati fanno assegnamento solo sulla risorsa –‘sostegno’ e quindi i genitori debbono collaborare coi dirigenti scolastici a fornire tutti gli elementi per corredare al meglio la documentazione necessaria.

La magistratura, nei casi documentati, sta pure sempre più assegnando con sentenza assistenti per l’autonomia e la comunicazione in forza dell’art 13 comma 3 L.n. 104/92 e pure collaboratori e collaboratrici scolastiche per l’assistenza igienica nei casi richiesti, in forza dell’art 47, allegato “A” del CCNL del 24/7/03.

Qualora qualcuno pretendesse la certificazione di alunno ‘con handicap particolarmente grave’, contenuta nell’art 35 comma 7 L.n. 289/02, per concedere le deroghe o le altre risorse, i genitori , con molta semplicità e cortesia, ma con fermezza, facciano presente che ancora il decreto ivi previsto in tale norma non è stato emanato e quindi gli uffici scolastici regionali debbono attenersi alle norme ed alle prassi amministrative vigenti prima di tale norma che quindi sono ancora in vigore.

Sarà pure opportuno che i genitori chiedano, sempre cortesemente, ma con fermezza, che i dirigenti scolastici vogliano predisporre per l’inizio dell’anno scolastico e prima dell’inizio delle lezioni delle attività di “programmazione obbligatoria” dei singoli progetti didattici personalizzati da parte di tutti i docenti dei consigli di classe , come previsto dalla nota ministeriale prot.n. 4088/02 e dalla c m n. 78/03.

Ovviamente sarà necessario che venga pure predisposto l’acquisto di ausilii e sussidi didattici in tempo utile per l’inizio dell’anno scolastico.

Nel caso esistano accordi di programma puntuali ai sensi dell’art 13 comma 1 L.n. 104/92 e degli art 14 e 19 della L.n. 328/00 questo promemoria è del tutto superfluo, perché la programmazione didattica ed organizzativo-amministrativa è già in essi seriamente prevista. In mancanza sarà bene che le associazioni e le loro federazioni si adoperino perché si arrivi presto alla stipula degli accordi.

Di tutto ciò si è abbondantemente parlato nel recente convegno organizzato dal ministero a Riccione dall’11 al 13 aprile ed in una conferenza dei servizi organizzata sempre dal ministero per tutti i referenti regionali per l’integrazione scolastica. Peccato che i genitori e le loro associazioni non abbiano saputo quali siano state le decisioni adottate o proposte, anche a seguito delle reiterate richieste delle associazioni.

Si spera che qualcosa, o meglio tutto, emerga durante i lavori dell’Osservatorio sull’integrazione scolastica, convocato dal ministero per il prossimo 12 giugno. Peccato che il tempo assegnato per i lavori, cui partecipano oltre 50 esperti delle associazioni e ministeriali, sia solo di poco più di due ore. Se fossero tutte occupate da comunicazioni ministeriali sulle richieste e le numerosissime proposte delle associazioni, si potrebbe pure accettarlo. Speriamo che non si rimanga alle generiche proclamazioni di principio ed alle solite lagnanze delle associazioni.

Comunque i genitori e le loro associazioni hanno sempre più preso coscienza dei loro diritti e pure dei loro doveri, che non si limitano ad accettare l’esistente, ma si concretizzano in una crescente qualità dell’integrazione scolastica.