Integrazione, un incontro con poche risposte.

Si è svolta il 21 giugno, a Roma, la riunione dell’Osservatorio ministeriale sull’integrazione scolastica degli alunni con disabilità. Ecco una sintesi delle tematiche che sono state trattate.

di Salvatore Nocera, da Superabile del 27/6/2005

 

Si è svolto il 21 giugno scorso la riunione dell’Osservatorio ministeriale sull’integrazione scolastica degli alunni con disabilità.

La riunione era molto attesa, perché era l’occasione per avere risposta ai numerosi quesiti rivolti da oltre un anno all’Amministrazione. Molte di queste risposte purtroppo non ci sono state. Però da quelle ricevute sembra che qualcosa si muova, sia pure con molta lentezza.

La riunione ufficiale è stata preceduta e seguita da due incontri delle associazioni aderenti all’Osservatorio della Fish. Si fornisce di seguito una sintesi sommaria dello svolgimento delle due riunioni ufficiose e di quella ufficiale:

 

Riunione associazioni Fish 21 giugno 2005 dalle ore 9,30 alle 10,30

Si è svolto uno scambio di idee sui contenuti del questionario che, predisposto originariamente dalle associazioni , è stato riveduto tecnicamente dall’Invalsi ai fini della raccolta di informazioni ufficiali sullo stato attuale della qualità dell’integrazione scolastica, evidenziando la necessità che venga data più visibilità al ruolo delle famiglie.

Si è insistito sulla necessità che il Ministero dia risposte chiare ed esaurienti sui 13 punti indicati nel documento della Fish diffuso prima del convegno ministeriale di Riccione dell’11-13 aprile 2005.

Si è rinviato ogni giudizio e valutazione a dopo l’incontro ministeriale.

 


Riunione osservatorio ministeriale 21 giugno 2005 ore 11-14

Il sottosegretario Aprea si è limitato a salutare i partecipanti, senza dare alcuna risposta sui problemi sollevati durante i lavori dei Gruppi costituiti nel Luglio 2004 e riproposti a Riccione. Si è quindi immediatamente dovuto assentare per urgenti impegni parlamentari.

I lavori sono stati condotti da M.Mo’ioli, che ha assunto l’impegno a convocare prestissimo una conferenza dei servizi per i direttori regionali e i referenti regionali sull’integrazione, nonché a emanare una direttiva che richiami l’attenzione di tutti i direttori regionali e quindi i dirigenti dei CSA e i dirigenti scolastici sulla necessità che si debba puntare alla qualità dell’integrazione, nel rispetto di tutta la normativa vigente e delle buone prassi ormai sufficientemente documentate.

A tal proposito il Ministero organizzerà a novembre un convegno nazionale di studio sulle buone prassi.

Verrà costituito un gruppo di lavoro informale per dare attuazione con atto amministrativo al decreto sull’individuazione dell’alunno come persona handicappata, di cui all’art 35 comma 7 L.n. 289/02, recentemente approvato dalla conferenza Stato-regioni, di cui è stata data copia, che è identica a quella circolata nell’ultimo mese e che lascia grosse perplessità circa la ripartizione di competenze fra ministero ed enti locali, nonché sulla nuova tempistica per la formulazione dei piani educativi individualizzati, ormai anticipata a prima d luglio dell’anno antecedente quello di frequenza degli alunni con disabilità, mentre il precedente decreto del 24/2/94 (che il nuovo decreto doveva integrare e modificare) fissa tale data a novembre dell’anno di frequenza e quindi in tempi non più utili per chiedere le deroghe per il sostegno e per le altre risorse degli enti locali.

E’ pure stata data notizia di un progetto informatico di svariate decine di migliaia di euro per l’elettronica al servizio anche degli alunni con disabilità, in applicazione della legge-Stanca n. 4/04. Però manca ancora il regolamento applicativo della legge e dell’accessibilità per i ciechi ai testi scolastici elettronici, ancora non si vede se e quando potrà avvenire. E tutto ciò getta discredito sulla labilità degli impegni ministeriali, come può agevolmente dedursi, leggendo il dibattito in corso sulla lista di discussione specializzata “listavista”.

Sugli altri dei 13 punti però non vi sono state risposte, poiché essi sono o di competenza di altre direzioni generali, o del livello politico o richiedono negoziazioni con associazioni di enti locali e sindacati.

 

Riunione associazioni Fish incontro Osservatorio 21/6/05 (ore 14,50 – 16,00)

Unanime è stata la delusione per le non risposte ai vari punti da parte del sottosegretario Aprea.

Positivo è stato il giudizio su alcuni impegni assunti dal dir gen Mo’ioli circa la conferenza dei servizi per i Direttori regionali e circa l’emanazione urgente di una Direttiva, nonché per la determinazione di voler realizzare fin dall’inizio dell’anno la rilevazione campionaria dei dati sulla qualità dell’integrazione scolastica, da realizzare poi a tappeto nell’ambito della valutazione della qualità del sistema d’istruzione nazionale a fine anno scolastico 2005/06.

Si sono quindi formulate sintetiche proposte , rispettivamente per i possibili contenuti della Direttiva, per la Fish e per il ministero.

Punti da far introdurre nella direttiva Miur

· Corsi per insegnanti curricolari da fare a settembre;

· Soluzioni alle male-prassi integrazione scolastica quali:

1. uso improprio insegnanti di sostegno;

2. mancata assegnazione collaboratori scolastici per assistenza di base;

3. mancata richiesta da parte dei Dirigenti Scolastici di educatori (art.13 L.104);

4. mancata insistenza dei Dirigenti scolastici con Enti Locali in materia dei Trasporto scolastico;

5. ripetenza degli alunni nelle classi terminali rispetto al diritto all’iscrizione e frequenza e fissazione scuole superiori numero massimo alunni per classe ai sensi della circolare 363/94;

6. uscite del ragazzo con disabilità dalla classe o isolamento dello stesso in classe.mancato coinvolgimento degli insegnanti curricolari nella presa in carico;

7. riduzione delle ore di sostegno già assegnate ad altri alunni per aumentarle ad uno che abbia ottenuto la sentenza di aumento delle ore.

 

· Buone prassi:

1. Inserimento nel POF (Piano dell’offerta formativa) paragrafo sull’integrazione scolastica;

2. creazione di centri di consulenza fra scuole territoriali 8coincidenti con Piani di Zona);

3. coordinamenti regionali tra i GLIP

Come si vede le associazioni sono i fermento. Il Ministero si muove con una certa lentezza, probabilmente per la mancanza di un organismo di collegamento fra le varie direzioni interessate, richiesta da tempo formulata dalle associazioni.

Ora, le associazioni sono stanche di riunirsi e continuare a ripetere proposte, che vengono regolarmente rinviate.

Se è vero il vecchio adagio che “ chi va piano va sano e va lontano”, è da temer presente che trattasi del distillato di una plurisecolare cultura agricola che mal si adatta con l’era della globalizzazione informatica, in cui si richiedono tempi ……. Un po’ più veloci.

Si confida che le promesse del dir gen dello Studente abbiano esecuzione prima dell’inizio del prossimo anno scolastico, trascorso il quale risulterebbero di scarsa utilità anche per l’efficienza dell’amministrazione, se volessimo vederla con l’ottica del ministro Moratti che vuole le scuole come un’azienda culturale di qualità.