INSEGUENDO UN LAVORO.

E’ guerra per avere il diritto

di diventare precari.

Si sgomita per i 192 posti nella scuola di specializzazione degli insegnanti:

50 in meno del 2004.

di Selenio Canestrelli, da Il Messaggero del 2 giugno 2005

 

PERUGIA - Scuola di specializzazione per insegnanti, i posti per l’accesso sono sempre meno e la fila per entrare si allunga a dismisura. In attesa della pubblicazione del bando da parte dell’università perugina, già si sgomita per cercare di accaparrarsi i 192 posti messi a disposizione dal ministero dell’Istruzione.

Disponibilità che rispetto all’anno scorso sono diminuite di circa 60 unità. Una lotta, quindi, che si preannuncia senza esclusioni di colpi per quei candidati (si stima circa un migliaio) che dovranno superare un test di ingresso per risultare tra i ”vincitori”, tra quelli cioè che potranno partecipare ai corsi che alla fine porteranno ad ottenere la tanto attesa e necessaria abilitazione per l’insegnamento nelle scuole secondarie. Infatti, chi esce ora dall’università con in mano una laurea ha davanti a sè una strada a senso unico: riuscire ad entrare tra i migliori in questa scuola.

Un’abilitazione che non significa futura assunzione in ambito scolastico, ma solo la possibilità di essere inseriti nelle graduatorie provinciali permanenti dalle quali poi si attinge personale supplente. Graduatorie in cui già sono presenti tantissimi altri precari, quelli ”storici”, che si sentono da tempo insegnanti abilitanti di serie ”b” proprio nei confronti di chi sta uscendo dalle scuole di specializzazione e che può contare su un punteggio relativamente più alto. «E’ una lotta gomito a gomito - dice Lucia Diamanti, segretario regionale della Cisl scuola - I posti disponibili sono sempre insufficienti, e quest’anno sono ancora meno. E poi c’è lo scoglio del test di accesso in cui in tantissimi rimangono a secco». Il sindacato fa presente che le scuole di specializzazione sembrano avviarsi a chiudere, in attesa di specifici corsi di laurea universitari «promessi da tempo e mai attivati».