Dirigenti scolastici.

Fitto calendario di incontri per il contratto.

da Tuttoscuola del 23/6/2005

 

Finalmente il negoziato per il rinnovo del contratto dei dirigenti scolastici, scaduto da 40 mesi, sembra aver preso ritmo e consistenza. Per ora la trattativa riguarda la parte normativa del CCNL (formazione, ferie, assenze retribuite, congedi, assenze per malattia ecc), ma presto sarà affrontato anche il nodo della retribuzione, che vede i sindacati compattamente schierati nella richiesta di allineamento dei dirigenti scolastici al trattamento degli altri dirigenti pubblici.

Il fatto è che il tavolo costituito presso l’ARAN (che è un’agenzia tecnica) non è abilitato a trattare direttamente la parte economica del contratto, o meglio lo può fare solo dopo aver acquisito la certezza delle risorse, che dipende da un altro tavolo, il "comitato di settore" (organismo di tipo politico, espressione del governo), che comprende il Ministero dell’Economia, il MIUR e il Dipartimento della funzione pubblica.
E’ singolare che il MIUR, che nel Comitato ha voce in capitolo sul conferimento delle risorse finanziarie, sia invece formalmente escluso dal tavolo ARAN, cioè dal tavolo dove si decide "come" tali risorse devono essere impiegate. Può parteciparvi – hanno specificato i funzionari dell’ARAN sulla base delle norme vigenti – solo in qualità di "consulente" della stessa ARAN.

Comunque la trattativa prosegue a buon ritmo: due nuove riunioni presso l’ARAN sono state fissate per i giorni 23 e 28 giugno. Punto delicato: l’applicazione ai dirigenti scolastici della legge Frattini sulla dirigenza statale. I sindacati sono tutti d’accordo nel sottolineare il carattere atipico della dirigenza scolastica, alla quale per esempio non è pensabile di estendere il meccanismo dello "spoils system". Ma alcuni di essi non vorrebbero perdere l’incardinamento nella dirigenza statale, anche per coerenza con la richiesta di allineamento retributivo.