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Tempo di Màssacro:

le materie letterarie

nei nuovi quadri orario dei licei.

di Vale, da Non vado a scuola ma all'asilo, 15/1/2004

 

Un po' di numeri, tanto per gradire.

Nel liceo classico il quadro orario delle materie letterarie rimane, nell'arco dei cinque anni, praticamente immutato. Ciò implica che, almeno all'apparenza, non ci siano effetti negativi né per la A051 né per la A052. Il liceo classico si impone in modo sempre più evidente come la scuola della conservazione - di uno status, prima di tutto - anche se pochi si sono accorti che molti licei classici, ormai da anni, sopravvivono solo in virtù dell'aver attivato o inglobato istituti ex magistrali e che il rapporto tra le sezioni classico e quelle linguistico e sociopsicopedagogico all'interno degli istituti superiori tende sempre di più a sbilanciarsi verso queste ultime.

Nel liceo scientifico si prevedono 3 ore di latino al biennio, 2 in terza, 2 in quarta e nessuna in quinta (totale 10 ore in luogo delle attuali 20); 4 ore di italiano dal primo al quinto (totale 20 ore in luogo delle attuali 19): due ore di geografia in primo e in secondo (due in più delle attuali); due ore di storia in primo e in secondo (una in mano delle attuali). Previsione: al triennio (che nei nuovi quadri orario sparisce, sostituito dal II biennio + cosiddetto V anno, ma che io mantengo per chiarezza di esposizione) viene cancellato almeno un terzo delle attuali cattedre A051, alcuni prof di ruolo perdono il posto e devono scendere al biennio (o chiedere il trasferimento, o il passaggio di cattedra su greco, e sono abilitati) dove la perdita è più contenuta, aggirandosi intorno al 10%. A parte l'ovvia considerazione degli effetti sull'occupazione, e l'altrettanto ovvia considerazione che la proposta Valditara di assunzione di 90 000 precari non è altro che una bufala architettata per tenere buoni i precari nel giorno in cui si decreta la loro eliminazione, è doveroso sottolineare il declassamento del liceo scientifico a scuola di serie B. Il drastico ridimensionamento del latino - le declinazioni al biennio, letture sparse di autori nei successivi due anni? - contraddice in maniera stridente i principi generali a cui, nella bozza di decreto, il liceo scientifico sembrerebbe ispirarsi, in particolare con l'affermazione secondo cui questo liceo dovrebbe fornire «allo studente gli strumenti conoscitivi necessari per seguire lo sviluppo della ricerca scientifica e tecnologica e per individuare le interazioni tra le diverse forme del sapere, assicurando la padronanza dei linguaggi, delle tecniche, delle metodologie e delle competenze relative».

Nel liceo linguistico le ore di italiano rimangono invariate, mentre si fanno 3 ore di latino al biennio (6 in luogo delle attuali 8) e nessuna al triennio (dove sono attualmente 8). Si presume che il triennio sia assegnato alla A050 e quindi perdita secca di tutte le cattedre per la A051. Resta da chiedersi a cosa serva studiare la lingua latina al biennio quando comunque il latino viene abbandonato nel triennio.

Nel liceo delle scienze umane le ore di latino sono le stesse che nello scientifico. Di meno che nell'attuale liceo pedagogico (dove sono attualmente 14) ma di più che nel liceo delle scienze sociali, altro indirizzo riassorbito sotto questa nuova etichetta, dove il latino non si fa proprio (e quindi, è lecito presumere una perdita secca di cattedre per la A050 in favore della A051). Le ore di italiano, storia e geografia sono pressoché le stesse.

Nei licei tecnologico, economico e artistico c'è una generale tendenza all'aumento delle ore di italiano nel triennio (4 per anno in luogo delle attuali 3), che lascia prevedere un moderato aumento di cattedre per la classe A050. Non posso dire nulla del liceo coreutico-musicale, destinato comunque a poca gloria, per mancanza di termini di confronto.