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SCUOLA:

VENEZIA , AUMENTATI DEL 30% GLI ALUNNI STRANIERI.

 

 da Metropolisinfo.it del 24/1/2005

 

Venezia, 24 gen. (Adnkronos) - Sono aumentati del 30 per cento, i ragazzini stranieri che frequentano le scuole della provincia di Venezia. Erano 3022 nell'anno scolastico 2002/2003 mentre in quello appena trascorso sono saliti a quota 3931, con una crescita in linea con la tendenza regionale e leggermente superiore rispetto alla media nazionale. Gli studenti stranieri sono concentrati nella fascia primaria dell'istruzione, in particolare nelle scuole elementari. Sono in grande parte di nazionalitą albanese, sebbene si registri anche una forte presenza nordafricana e cinese.

E' quanto emerge dalla pubblicazione "Mondoscuola 2004. Stranieri e mediazione culturale nelle scuole della provincia di Venezia", realizzata dall'Assessorato all'Istruzione della Provincia di Venezia, e che costituisce il risultato della rilevazione diretta dell'Ufficio istruzione provinciale nelle scuole di ogni ordine e grado, svolta con riferimento all'anno scolastico 2003/2004.

 

I dati registrano un aumento anche delle nazionalitą presenti nelle scuole del territorio provinciale: nell'anno scolastico 2001/2002 erano 73, mentre oggi sono 101, a conferma di un crescente policentrismo etnico per il veneziano. E se Albania, Marocco e Cina assorbono il 48 per cento del totale degli studenti stranieri, in aumento e' comunque la presenza di europei, africani, sudamericani. Gli studenti albanesi si concentrano in particolare nel distretto scolastico di San Doną di Piave, le aree di Dolo e Portogruaro sono invece a maggioranza cinese mentre i bengalesi frequentano nella quasi totalitą le scuole di Mestre centro. I distretti scolastici di Chioggia e Venezia sono invece i meno frequentati.

''Questi dati - spiega Davide Zoggia, Presidente della Provincia di Venezia - confermano quanto il fenomeno stia registrando un incremento costante, che incide sempre di pił nella programmazione educativa e nella vita di relazione di allievi, docenti e famiglie. Il nostro compito č quello di attrezzarci al meglio per poter rispondere in modo adeguato. Occorre rendere pił agile - conclude il Presidente - la strada verso una forma reale di interculturalitą, grazie alla quale lo stesso concetto di integrazione apparirą superato".

(Red-Dac/Rs/Adnkronos)