Graduatorie senza diritti.

di Rossoantico, da ScuolaOggi del 18/1/2005

 

Dopo il miracolo delle graduatorie permanenti, pubblicate in fretta e furia entro il 25 agosto, ripubblicate poi il 31 agosto e successivamente oggetto di almeno tre rettifiche ulteriori che hanno impegnato gli uffici del CSA fino a Natale ecco l’altro miracolo compiuto dalle scuole con la pubblicazione delle graduatorie d’istituto di 2 e 3 fascia.

In data 17.1.05 tutte le scuole di Milano e provincia hanno finalmente potuto pubblicato le loro graduatorie a 5 mesi dall’inizio dell’anno scolastico e da altrettanti dalla sua fine.

Non solo a Milano ciò sta avvenendo ma in tutte le province della Lombardia e in quasi tutte le regioni d’Italia.

Se le permanenti interessavano suppergiù 20mila insegnanti queste ultime nella nostra provincia ne coinvolgono almeno il triplo.

E’ vero che le graduatorie di 2 e 3 fascia coprono esigenze di breve durata ma è anche vero che la loro pubblicazione ha tenuto col fiato sospeso un migliaio di non specialisti sul sostegno che solo ora potranno chiudere i loro contratti. E poi ci sono le maternità e le assenze più o meno lunghe. Complessivamente sono migliaia le situazioni che potrebbero subire un carosello di insegnanti, un fatto questo devastante perché viene a collocarsi a metà anno scolastico.

A farne le spese saranno in primo luogo gli studenti, con buona pace della continuità didattica ma anche quei precari che devono cedere il posto agli aventi diritto, una formula questa che serve a mascherare i ritardi dell’amministrazione e a ridurre i diritti dei supplenti.

Non era prevedibile tale situazione ? Sicuramente sì, visto che il MIUR aveva fissato la scadenza delle domande a metà settembre! Era possibile una rimedio? Bastava un solo riga nella parte della finanziaria riguardante la scuola per sostenere che le graduatorie (tutte) valgono con l’anno scolastico successivo alla data della loro pubblicazione. Nelle scuole non si determinava alcun vuoto in quanto restavano in vigore quelle dello scorso anno, come è di fatto avvenuto fino a dicembre. Ne avrebbe guadagnato la serietà e la qualità della scuola pubblica ma questo interessa sempre meno al Ministero. Serve a poco l’appello della direzione regionale del 4.1.05 ai dirigenti scolastici di confermare i vecchi insegnanti in zona di nominabilità con le nuove graduatorie.

Chi chiamerà per primo avrà partita vinta e i precari resteranno ancora una volta ostaggio della trovata dell’ultima ora di un’amministrazione miope e inefficiente che mette pezze a ritardi che mal si conciliano con una visione moderna e rispettosa dei diritti dei cittadini .