Scuola secondaria al restyling. da ItaliaOggi del 19/1/2005
Riparte la riforma della secondaria. Il nuovo look delle scuole superiori è stato presentato ieri dal ministero dell'istruzione che ha messo in rete (www.istruzione.it) il decreto di riforma per l'avvio del confronto con le parti sociali. Il primo appuntamento è per il 26 novembre con i sindacati. Il testo prevede un sistema di licei e di istruzione e formazione professionale. In entrambi i canali si assolverà il diritto-dovere all'istruzione, che in una prima fase sperimentale durerà sino al terzo anno delle superiori. I licei saranno otto, cinque senza specializzazioni e tre con indirizzi specialistici, avranno una durata di cinque anni e saranno articolati in un sistema 2+2+1, con esami e valutazioni alla fine di ogni biennio, propedeutici all'ammissione alla classe successiva, e un esame di stato conclusivo. Gli studenti saranno obbligati a frequentare per almeno tre quarti dell'orario annuale, pena l'invalidità dell'intero anno. Il primo biennio sarà articolato in una quota oraria obbligatoria per tutti di 27 ore, una quota opzionale obbligatoria da utilizzare per approfondimento in aria linguistico-espressiva o matematico-scientifica offerti dalle scuole e scelti dagli studenti (tre ore). Il secondo biennio sarà articolato in una quota oraria obbligatoria di 28 ore; una quota opzionale obbligatoria (due ore); una quota opzionale interamente facoltativa a scelta dello studente per tutti i licei (tre ore).
Il quinto anno sarà articolato in un
orario obbligatorio di completamento del percorso formativo di
25 ore, una
quota opzionale obbligatoria a scelta di
tre ore e
una
facoltativa finalizzata alle scelte post liceo di due ore. L'istruzione e formazione professionale sarà progressivamente di competenza delle regioni che assicureranno almeno 990 ore annue di lezione, di cui tre quarti a frequenza obbligatoria e il restante 25% destinato all'apprendimento in luoghi di lavoro. Non sono indicate le risorse finanziarie di copertura della riforma. "L'annuncio della Moratti di un forum telematico per discutere dei contenuti della bozza di decreto è un'iniziativa più tesa a produrre effetti di immagine che di sostanza", ha commentato Francesco Scrima, segretario della Cisl scuola. "Nel provvedimento abbonda la confusione perché non è dato capire il destino né degli istituti professionali né degli istituti tecnici", taglia corto Enrico Panini, segretario Cgil scuola. "Manca l'indicazione dei programmi di studio e la garanzia che non ci saranno tagli al personale a seguito della rimodulazione dei piani orari", ha sottolineato Massimo Di Menna, segretario della Uil scuola. |