Secondo ciclo, prima mossa della Moratti.
da
Tuttoscuola
di venerdì 14 gennaio 2005
60 pagine di schede e tabelle, contenenti anche
i quadri orari degli otto licei e dei relativi indirizzi (quelli del
liceo tecnologico sono diventati 8), sono il "pacchetto" sul secondo
ciclo fornito dal ministro Moratti ai rappresentanti delle Parti
Sociali (circa 200) intervenuti all’atteso incontro del 13 gennaio. Il
testo del documento illustrato dal ministro, e consegnato ai presenti,
è stato poi pubblicato nel sito Internet del MIUR, dal quale può
essere scaricato (www.istruzione.it).
Non è stata quindi consegnata la bozza del decreto legislativo, ma una
documentazione preliminare, che sarà seguita lunedì prossimo da un più
completo documento di base (o "di lavoro", come è stato definito), sul
quale si aprirà un confronto aperto, che porterà alla stesura dello
schema di decreto legislativo che il ministro Moratti proporrà al
Consiglio dei ministri per l’approvazione in prima lettura.
Poi le Camere avranno sessanta giorni per esprimere il loro parere, e
dovrà essere acquisita l’intesa con le Regioni sulle parti del decreto
che riguardano il sistema dell’istruzione e formazione professionale,
di loro competenza. L’iter dovrà essere concluso entro la metà di
ottobre 2005, nuova data di scadenza per l’esercizio della delega dopo
la proroga di 6 mesi ottenuta dal governo.
Nel documento consegnato il 13 gennaio si ipotizza che il nuovo
ordinamento entri in vigore il primo settembre 2006, una data che lo
slittamento di sei mesi nel varo del decreto e la grande complessità
dell’operazione rendono assai improbabile. Soprattutto se questa volta
si sceglierà la strada, come ha assicurato il ministro Moratti, di
aprire un dibattito vero, e non quella di forzare i tempi su una
proposta rigida, come è accaduto per il decreto sul primo ciclo.
Tra i primi commenti quelli della CGIL e della CGIL scuola che, nel
ribadire la loro contrarietà di principio al "sistema duale", hanno
chiesto che anche le scuole siano coinvolte in una capillare
consultazione sulla riforma, da tenere nei prossimi due mesi. Quanto
al merito dei problemi, la CGIL ha detto di "condividere le
preoccupazioni espresse dal rappresentante di Confindustria sulla
accentuazione della separazione tra cultura umanistica, scientifica e
tecnologica".
La
Gilda ha sottolineato la "mancanza di un quadro generale, associato
alla riforma degli ordinamenti, nel quale fosse delineata una politica
di intervento in favore del personale docente.
Nel volumetto esplicativo, di ben 60 pagine, che definisce l’assetto
della scuola superiore del futuro, i riferimenti ai docenti – ha
sottolineato il coordinatore Alessandro Ameli - sono
solo due a pagina 5 e a pagina 55, per di
più indiretti".
Anche la Cisl-scuola giudica
il confronto con il ministro Moratti "del tutto interlocutorio" e
auspica che nei prossimi incontri vengano prese in considerazione le
obiezioni mosse alla impostazione proposta, che "cosi' come e',
prefigura scelte sui nuovi assetti e modelli organizzativi del secondo
ciclo non condivise dalla Cisl".
Nei prossimi giorni Tuttoscuola seguirà puntualmente il dibattito, che
si annuncia assai vivace.