Dove c’è lo straniero gli alunni italiani vanno meglio. da Tuttoscuola di martedì 18 gennaio 2005
Il Miur ha pubblicato in questi giorni (www.istruzione.it) una interessante ricerca sugli esiti scolastici degli alunni stranieri inseriti nella scuole italiane. La rilevazione ha riguardato i 280 mila e più studenti con cittadinanza non italiana che risultavano inseriti nelle classi della nostre scuole nello scorso anno scolastico. Il primo dato significativo che emerge dallo studio ministeriale è quello, abbastanza prevedibile, che gli alunni stranieri conseguono esiti finali meno brillanti dei loro coetanei italiani. Non parliamo di voti e di qualità degli apprendimenti appresi ma soltanto di promozioni alle classi successive. Nella scuola primaria gli stranieri raggiungono il 96,19% di esito positivo finale contro il 99,55% raggiunto dagli italiana (3,36 punti di differenza). Nella secondaria di I grado gli esiti finali sono più pesanti: l’89% di promossi tra gli stranieri contro il 96,06% degli italiani (7,06 punti di differenza). Infine negli istituti superiori solamente il 72,66% degli studenti stranieri ce la fa, contro l’85,22% di successo degli italiani (con un divario sensibile di 12,56 punti di differenza). Ma il dato più interessante della ricerca, ricca di notevoli approfondimenti e considerazioni, è forse quello che riguarda gli esiti degli studenti italiani a seconda che siano in istituti con o senza presenza di studenti stranieri. Ebbene, dove ci sono stranieri gli studenti di casa nostra ottengono livelli più alti di promozione (nella primaria 99,75% di promossi dove ci sono stranieri e 99,21% dove non ci sono; nella ex-scuola media 96,44% contro il 95,47%). Lo studio ministeriale avanza due ipotesi per spiegare il fenomeno: nelle scuole con stranieri c’è maggiore attenzione alle misure di accompagnamento (qualità della didattica) e il beneficio conseguente avvantaggia tutti; oppure la presenza di alunni con difficoltà di apprendimento abbassa il livello di valutazione (soprattutto nella ex-scuola dell’obbligo) con vantaggio per tutti. |