Gilda contraria all'impianto del secondo ciclo.

da Tuttoscuola di lunedì 31 gennaio 2005

 

Giudizio del tutto negativo sulla bozza di decreto per il II ciclo da parte della Gilda, che lo ha espresso anche direttamente al Ministero nell'incontro di martedì 25 gennaio.

Molti i punti di dissenso.

Dalle finalità generali, in evidente contrasto - secondo l’ associazione -con una concezione della scuola laica e pluralista, così come disegnata dal dettato costituzionale, al fallimento della pari dignità dei due canali del sistema: licei e formazione professionale, non certamente in equilibrio né sugli indirizzi generali, né sui livelli quantitativi di istruzione; alla perdità di identità sia dei licei tradizionali che smarrirebbero, grazie alla soppressione o riduzione di discipline, l’eccellenza, sia dei licei di indirizzo, che, nel momento in cui sembrano raccogliere l’ eredità degli attuali istituti tecnici, indeboliscono il loro carattere professionalizzante, divenendo inutilmente generalisti.

"Per non parlare del rischio - aggiunge la Gilda - di una perdita di identità nazionale del sistema istruzione a cui il governo sarebbe chiamato a dare risposte certe in particolare a tutti quei docenti sui quali sembrerebbe pesare un destino di trasferimento in massa, con prospettive professionali ed umane preoccupanti".

Infine, la Gilda ha ricordato che è necessario che il governo adotti politiche retributive decisive per i docenti (non si poteva non ricordare che il contratto è scaduto da ben 13 mesi) e risolvere definitivamente la questione del precariato storico con l’assunzione in ruolo su tutti posti disponibili; condizioni necessarie, ad avviso della Gilda, per sostenere qualsiasi processo riformatore.