Specialisti di inglese nella primaria: Aprea butta acqua sul fuoco. da Tuttoscuola del 24 gennaio 2005
Il sottosegretario all’istruzione, on. Valentina Aprea, rispondendo alla Camera ad una interrogazione parlamentare sull’insegnamento dell’inglese nella scuola primaria, oltre a ribadire che effettivamente l’insegnamento settimanale minimo di questa disciplina è di un’ora in prima e due per tutte le altre classi, ha assicurato che la prevista riduzione di posti di docente specialista (7.100 per ciascuno degli anni 2005 e 2006) disposta dalla legge finanziaria 2005 potrà avvenire a condizione che vengano mantenuti gli attuali livelli di servizio.
La legge finanziaria prevede infatti la contestuale formazione di docenti, cosiddetti generalisti, che dovranno essere opportunamente specializzati nell’insegnamento dell’inglese. Aprea ha precisato che "l'articolo 1, comma 128, della legge finanziaria fa comunque salva la possibilità di mantenere i «docenti specialisti» in mancanza dei docenti di classe competenti ad insegnare la lingua straniera; e ciò nel rispetto di quanto disposto dal comma 127 del medesimo articolo 1 in ordine alla invarianza degli organici di diritto del personale docente".
Insomma, quei 7.100+7.100 posti non dovrebbero essere cancellati a breve. Infatti, poiché il rientro in classe degli specialisti lascerebbe scoperte almeno quattro classi per ciascuno di loro (attualmente uno specialista insegna in 6-7 classi; da docente di classe insegnerebbe in 2 o 3), occorrerebbe un numero doppio di docenti da specializzare per colmare i vuoti. E l’attuale progetto di formazione per specializzare docenti di scuola primaria di ruolo prevede di formarne poco più di mille. Serviranno a far rientrare non più di 500-600 specialisti...
Eppure la Finanziaria per il 2005 così recita: "...Al fine di realizzare quanto previsto dal presente comma, la cui applicazione deve garantire il recupero all’insegnamento sul posto comune di non meno di 7100 unità per ciascuno degli anni scolastici 2005-2006 e 2006-2007, sono attivati corsi di formazione, nell’ambito delle annuali iniziative di formazioni in servizio del personale docente...". La portata della norma non sembra proprio da sottovalutare. La dichiarazione rassicurante del Sottosegretario varrà di più della norma, o servirà solo per il solito effetto "annuncio"? |