Corsi abilitanti e dintorni.

 di Concetta Pollastro da Tuttoscuola di domenica 16 gennaio 2005

 

Chi scrive è Concetta Pollastro, una insegnante abilitata per la scuola elementare dove non ha mai insegnato e Laureata in Lettere Moderne, insegna in vari istituti di scuola media superiore, pur non essendo abilitata, da 4 anni nella classe di concorso A050 (Italiano).

Leggendo i comunicati sui vari siti dei sindacati, riguardanti l'incontro che si è tenuto presso il ministero il 13/12/2004, emerge ancora l'idea del Ministero, di togliere la possibilità di accedere ai corsi abilitanti a coloro che hanno un'altra abilitazione, andando anche contro il parere contrario dei Sindacati.

In altri termini si prospetta l'eventualità di una simile situazione: docenti che da anni lavorano su una classe di concorso dove non possiedono abilitazione, non potranno accedere al corso abilitante per codesta disciplina solo perché posseggono un'altra abilitazione sulla quale non hanno mai maturato servizio.

Qualora l'ipotesi suindicata dovesse verificarsi, oltre ad andare contro il principio di mobilità, si toglierebbe anche la possibilità ai cittadini di lavorare.

Lo spirito della legge è quello di consentire l'abilitazione per trovare soluzioni e dare stabilità al problema del precariato, pertanto deve essere applicata per queste specifiche finalità.

Non riesco a comprendere come una classe politica possa andare avanti per la sua strada senza curarsi dei vari problemi dei cittadini, senza prendere in considerazione le richieste dei Sindacati i quali vogliono che non venga commesso una simile ingiustizia.

Mi rivolgo ai politici e ai rappresentanti del Ministero della Pubblica Istruzione, i primi avete il dovere di rappresentarci, i secondi il dovere morale di tutelare il nostro lavoro.