Ens e Uic, ultimatum al ministro Moratti

I presidente dell'Ente nazionale sordomuti e dell'Unione italiana ciechi, Ida Collu e Tommaso Daniele, hanno scritto al titolare dell'Istruzione, per ribadire ancora una volta che "il diritto allo studio deve essere garantito a tutti".

da Superabile del 21/2/2005

 

Il presidente dell'Unione italiana ciechi, Tommaso Daniele, e il presidente dell'Ente nazionale sordomuti, Ida Collu, hanno scritto una lettera al ministro dell'Istruzione, Letizia Moratti, per ricordare e ribadire ancora una volta che il diritto allo studio "deve essere garantito a tutti". Secondo le due associazioni infatti, i ragazzi con disabilità uditiva o visiva, vengono penalizzati e troppo spesso il loro diritto allo studio è affidato a circostanze fortuite. Daniele e Collu sollecitano in particolare la conclusione dell'iter del regolamento applicativo della legge 2 marzo 2000 n.69, concernente "Interventi finanziari per il potenziamento e la qualificazione dell'offerta di integrazione scolastica degli alunni con handicap".

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Da 5 anni - dice Ida Collu - risorse destinate alla soluzione di problemi gravi e urgenti nel mondo della scuola vengono impiegate genericamente per l'offerta formativa". Per questo i due presidenti non chiedono nuove risorse "ma di poter utilizzare quelle già esistenti e previste dalla legge". Per impedire che la presenza di ragazzi sordi e ciechi nelle aule diventi marginale e frustrante - sottolineano Collu e Daniele - bisogna predisporre appositi servizi che, grazie a personale specificatamente preparato, possano integrare il lavoro della scuola. Servono anche strumenti e materiale didattico, tecnologico e multimediale in grado di aiutare gli alunni con disabilità sensoriali ad apprendere tecniche per l'autonomia personale, la comunicazione, la conoscenza della realtà oggettuale, la lettura e la scrittura, e per permettere loro di affrontare la vita e la scuola alla pari con gli altri coetanei.