Terza media:

ultima fermata più per i maschi che per le femmine.

 da Tuttoscuola del 17/2/2005

 

Il censimento 2001 ha rilevato (cfr. TuttoscuolaNEWS n. 184 della scorsa settimana) come nella generazione dei ventenni (20-29 anni) quasi un italiano su tre (31,71%) si ferma alla licenza media e non prosegue gli studi (o, se lo fa, abbandona presto senza successo).

E, nello stesso tempo, ha rilevato che il fenomeno si accentua nelle regioni meridionali.

C’è da aggiungere ora un altro dato, che rende il fenomeno ancora più sorprendente: ben il 36% dei maschi italiani tra i 20 e i 29 anni non è andato negli studi oltre la licenza media, mentre le ragazze hanno fatto un po’ meglio: il 27% si è fermato alla terza media.

Ciò significa che una maggior quantità di donne ha raggiunto gradi di studio più elevati di quelli conseguiti dai coetanei maschi.

La tendenza era già in atto tra le trentenni (37,8% contro il 44,2% dei maschi) con una minor incidenza di 6,38 punti a favore delle donne, ma tra i ventenni si è accentuata, arrivando a uno scarto di 8,66 punti.

Analizzando i dati per regione, emerge che nella fascia di età 20-29 anni le donne più istruite sono in Umbria, dove solo il 18% si ferma alla terza media, e l’8% arriva alla laurea. Mentre gli uomini meno acculturati sono i sardi: addirittura il 45% (dato impressionante nella nostra epoca) non è andato oltre la licenza media, e meno del 3% si è laureato.

Come dire che un maschio nato in Sardegna ha quasi una probabilità su due di fermarsi alla terza media, mentre una femmina umbra ne ha meno di una su cinque.
Il divario donne/uomini ha incidenze elevate in molte regioni, del nord e del centro: 12,50 punti percentuali di differenza in Sardegna, 11,94 in Toscana, 11,24 nelle Marche e 11,11 in Lombardia.

Le giovani italiane, investendo in più elevati livelli di istruzione, si stanno assicurando, più dei coetanei, un maggior potenziale di diritto di cittadinanza nella società della conoscenza.