Acciarini: ripartiamo dall'obbligo.

 da ItaliaOggi dell’8/2/2005

 

"Ripartiamo dall'obbligo d'istruzione, nel rispetto di quanto prevede la nostra carta costituzionale", dice Maria Chiara Acciarini, responsabile dei Ds in commissione cultura al senato, spiegando l'odg approvato dall'assemblea dei Democratici di sinistra.

Domanda. Niente diritto/dovere?

Risposta. No, riaffermiamo il valore dell'obbligo scolastico, con il suo immediato innalzamento al biennio delle superiori, nel quadro di un diritto all'educazione per tutti fino a 18 anni.

D. Nuovo obbligo, da osservare dove?

R. Nella scuola, con la possibilità dopo i 16 anni di fare esperienze lavorative in imprese, ma senza nessuna divaricazione tra sistemi.

D. E la formazione professionale?

R. Continuerà a essere gestita dalle regioni e sarà permanente. Potrà essere integrata con i percorsi scolastici. Ma saranno le scuole, in autonomia, a decidere, in base alle attitudini dei ragazzi.

D. L'ordine del giorno prevede anche la generalizzazione della scuola dell'infanzia. Con quali risorse?

R. È una priorità, investiremo perché sia realizzata.

D. Come pensate di articolare la primaria?

R. Nessun ritorno al passato, con il taglio di un anno, ma una scuola elementare e una scuola media con un forte progetto di continuità didattica.

D. Delle tre "i" di Berlusconi, cosa salvate?

R. È stato fatto tutto in modo così caotico e senza risorse adeguate che diventa difficile dire cosa siano oggi quelle "i". L'inglese è sicuramente importante, ma servono docenti ad hoc per insegnarlo.

D. Tra organico di fatto e diritto, ci sono oltre 150 mila precari nella scuola...

R. Noi vogliamo tornare all'organico funzionale per tutti i gradi di scuola. E realizzare quel piano pluriennale di assunzioni che il ministro Moratti avrebbe dovuto presentare entro lo scorso 31 gennaio, cosa che non ha fatto.