ItaliaOggi anticipa il decreto di riforma delle scuole medie. Classi polifunzionali. Insegnanti bilingue, cambia scienze. di Alessandra Ricciardi da ItaliaOggi del 2 febbraio 2005
Insegnanti di lingue polifunzionali. Dal prossimo anno i docenti non potranno più abilitarsi all’insegnamento di una sola lingua non italiana, ma dovranno farlo per una prima lingua, che sarà obbligatoriamente l’inglese, e per una seconda lingua, a scelta. L’obiettivo è di avere insegnanti flessibili, che possano soddisfare il pacchetto formativo della riforma Moratti, la quale prevede due lingue straniere sin dalle medie inferiori. La novità è prevista da un decreto del ministero dell’istruzione, che ItaliaOggi è in grado di anticipare, che ridefinisce le classi di concorso per le scuole secondarie di primo grado (il testo del decreto è disponibile sul sito: www.itaiaoggi.it). La revisione delle abilitazioni è prevista dal decreto legislativo n. 59/2004, con l’obiettivo di renderle omogenee con i piani di studio della scuola secondaria. Gli effetti La revisione delle classi di concorso ha un peso determinante non solo per l’offerta formativa, ma anche per gli organici: eliminare alcune discipline e prevedere insegnanti pluricompetenti significa sì avere personale più flessibile, ma consente anche di ridurre il numero di docenti necessari a coprire le cattedre. Non è escluso che la ridefinizione della classe di concorso per le lingue straniere, per esempio, sia il presupposto anche per una riconversione degli insegnanti che oggi sono abilitati per una sola lingua. In alto mare la ridefinizione delle classi per le scuole medie superiori. Mentre per le inferiori il decreto è stato già inviato per il parere di rito al Cnpi, il Consiglio nazionale della pubblica istruzione, in questo caso il ministero è ancora al lavoro alla ricerca della giusta quadratura del cerchio. Le nuove classi Alla luce delle indicazioni nazionali per i piani di studio, alle medie è sparita dalla classe di concorso 43/A, ossia educazione civica. La vecchia classe sarà dunque denominata: Italiano, storia e geografia. La classe 45/A (oggi lingua straniera) assumerà la denominazione di «Lingue straniere: inglese e seconda lingua». Per accedere ai corsi di abilitazione, i candidati in questo caso dovranno sostenere un corso quadriennale per l’insegnamento dell’inglese e un corso triennale per la seconda lingua. Precedentemente era sufficiente aver frequentato «corsi almeno triennali». Le lauree per traduttori e interpreti sono titoli di ammissione validi limitatamente alle lingue seguite in un corso quadriennale, per l’inglese, e un corso triennale, per la seconda lingua. Sparisce dal novero delle cattedre quella di educazione tecnica, che viene assorbita nella più generale Scienza e tecnologia (nuova denominazione della classe di concorso «Scienze e tecnologia»). Viene poi istituita la classe di Matematica per le scuole medie, che prenderà il posto della ex scienze matematiche, chimiche, fisiche e naturali. Il docente di scienze non sarà più dunque nella stessa classe di concorso di quello di matematica. Educazione artistica (classe 28/A) sparirà per lasciare il posto ad «Arte e immagine». L’educazione musicale (32/A) sarà denominata «Musica». Il decreto precisa anche come «premesso che le lauree in musicologia, discipline delle arti, della musica e dello spettacolo, diploma in paleografia e filologia musicale», previsti tra i titoli di accesso per i corsi di abilitazione, «non risultano coerenti con gli insegnamenti previsti nelle indicazioni nazionali, in quanto i relativi piani di studio non prevedono la conoscenza dello strumento musicale, viene però previsto che «le lauree in musicologia, discipline delle arti, della musica e dello spettacolo e il diploma di paleografia e filologia musicale sono titoli di ammissione purché connessi a un corso di strumento musicale, uno di musica d’insieme e uno di repertorio corale e vocale, da conseguire presso i conservatori di musica».
La classe 30/A (ex educazione fisica) assume la
denominazione di «Scienze
motorie e sportive». Nessuna modifica per i
titoli di ammissione. |