Alternanza scuola-lavoro,

il diritto non ha soldi.

da ItaliaOggi dell'1/2/2005

 

L'alternanza non ha i soldi per funzionare. Manca all'appello il 95,8% dei fondi necessari. Per rendere praticabile l'integrazione tra istruzione e stage in impresa, come prevede la riforma della scuola, servirebbero infatti 714 milioni di euro, mentre il ministero ne ha previsti a regime appena 30, circa il 4,2% di quanto necessario.

A denunciarlo è il servizio bilancio della camera nella relazione sul decreto legislativo che definisce le norme generali relative all'alternanza scuola-lavoro (atto n. 439). L'ufficio ha chiesto al governo di chiarire la copertura finanziaria del provvedimento, visto che, come lascia intendere la legge n. 53/2003 (la riforma Moratti), l'alternanza configura ´un diritto alla formazione nei confronti di tutti gli studenti compresi nella fascia di età prevista dalla norma'. E se si tratta di un diritto, va garantita la possibilità a tutti di potervi accedere. Insomma, il diritto non pare andare d'accordo con la copertura finanziaria del dispositivo.

 

IL DECRETO

Il ministero ha quantificato gli oneri di attuazione in 10 milioni di euro per il 2004 e in 30 a partire dal 2005. L'alternanza scuola-lavoro costituisce una delle modalità per realizzare il secondo ciclo dell'istruzione, sia nei licei che nel sistema della formazione professionale. Gli studenti che hanno compiuto i 15 anni potranno arrivare al diploma, prevede il decreto, alternando periodi di studio a periodi di lavoro, sotto la responsabilità dell'istituto scolastico o formativo e la guida di un tutor. Per far ciò è necessario che l'istituto sottoscriva una convenzione con l'impresa ospitante ´nei limiti delle risorse finanziarie disponibili'. Il decreto attuativo dell'alternanza è in discussione presso le commissioni parlamentari competenti, che formalizzeranno il parere, previsto dalla legge delega (n. 53/2003), entro metà febbraio. Solo dopo il provvedimento tornerà al consiglio dei ministri per il via libera definitivo.

 

I CONTI DELL'UFFICIO BILANCIO

L'ufficio studi ha quantificato quanto costerebbe in media un percorso così concepito. La quantificazione fa riferimento a un gruppo composto da 24 allievi, distribuiti in dieci imprese, per un modulo di alternanza di 180 ore, nelle quali sono comprese 20 ore di lezioni preparatorie, svolte da esperti esterni alla scuola, e 160 ore di tirocinio in azienda, corrispondenti in media a quattro settimane.

Tra i 1.000 euro di compenso per gli esperti esterni, 5.200 euro al tutor formativo interno, 4.760 euro per coprire l'assicurazione degli allievi e le spese generali, a cui si aggiungono oltre 2.100 euro tra progettazione dei programmi e formazione dei tutor, si arriva a un costo prudenziale di 13.200 euro. Va aggiunta una spesa fissa annua per il funzionamento del comitato nazionale per il monitoraggio e la valutazione del sistema di alternanza: 15.500 euro. A conti fatti, con 30 milioni annui potrebbero essere attivati 2.272 percorsi. Sarebbero così soddisfatte le richieste di 54.528 studenti tra i 15 e i 18 anni, il 4,2% dei 1,3 milioni di studenti potenzialmente interessati.