COORDINAMENTO PRECARI E

DISOCCUPATI DELLA SCUOLA

PROVINCIA DI VENEZIA

 

 

Incontro con Valditara.

dal Coordinamento Precari di Venezia, 15/02/2005

 

In attesa ancora dell'articolato del progetto Valditara, per l’assunzione dei precari, ha comunque avuto un esito dichiarato positivo l'incontro di oggi del senatore con le associazioni dei precari, organizzato dalla Gilda degli Insegnanti a Roma. Valditara, confermando la propria determinazione e la serietà del piano, ha preannunciato anche l'istituzione di un tavolo di lavoro di Alleanza nazionale, con l'obiettivo di costruire una concreta politica scolastica, che miri, tra l'altro, ad una decisa risoluzione del problema del precariato scolastico.

Il Comunicato stampa della Gilda degli Insegnanti.

Non possiamo non notare la notevole riduzione del contingente da immettere in ruolo rispetto alle proposte dichiarate finora dal senatore Valditara: si passa da 200mila assunzioni in 5 anni (iniziando con 90mila nel 2006) a 90mila in tutto (cominciando da 54mila nel 2005). Sempre dietro dilazione quinquennale della ricostruzione di carriera.

In pratica si fissano, come base, 18mila assunzioni annue, si dilaziona la ricostruzione consentendo un triennio di costi zero e quindi si assume subito un contingente triplo (3x18=54); nei 4 anni successivi però si fa scendere la base alla metà (9mila annui). Sommando 2005 e 2006 si realizzano addirittura 30mila immissioni in meno di quelle finora promesse da Valditara. Attendiamo conferme di quanto riportato dalla Gilda, dato che siamo quanto meno perplessi dell'entusiasmo con cui le associazioni convenute a Roma hanno annunciato il successo dell'incontro.

Se 18mila assunzioni all'anno (che non coprono, e di molto, nemmeno il turn-over previsto), per di più con i 5 anni di dilazione, sono la proposta rivoluzionaria che deve risolvere il problema del precariato...

E tra poco arriva il nuovo sistema di reclutamento.

Evidentemente il senatore finché parlava con i giornalisti (che notoriamente poco masticano di scuola) ha sparato numeri alla grande; non appena si è ritrovato a parlare con addetti ai lavori, ha dovuto inevitabilmente sgonfiare la torta. Ora è ben chiaro il perché dell'assenza di un articolato scritto di questa fantomatica proposta.

Comunque ben vengano le 54mila assunzioni a settembre 2005 (sperando che almeno queste siano reali).