1° settembre 2005 fuga dalla scuola?

 

 da Italiascuola del 18/2/2005

 

Il prossimo 1° settembre potrebbe esserci un sensibile aumento, del 24% circa rispetto allo scorso anno, di personale della scuola che cesserà il servizio per dimissioni volontarie, per raggiunti limiti di età o di servizio. E' quanto prevede ItaliaOggi da stime elaborate sulla base delle prime domande di collocamento a riposo giunte in alcune province. Si tratta delle stesse province prese a campione in passato, e i cui dati avevano dato origine a previsioni rivelatesi poi esatte per il 90-95%. italiaOggi prevede una "corsa alla pensione" specialmente tra gli insegnanti delle scuole secondarie di primo e secondo grado. Va precisato che tali stime non comprendono i dirigenti scolastici, per i quali non è ancora scaduto il termine di presentazione delle domande di dimissioni.

Il quotidiano fornisce tre possibili spiegazioni per un tale aumento che, tra le altre cose, non sarebbe dovuto alla paura di incappare nei nuovi requisiti per andare in pensione previsti dalla riforma Maroni, dai quali i richiedenti sarebbero al sicuro.

Un primo motivo potrebbe essere dovuto alla riforma dei cicli, e in particolare a quella del secondo ciclo. Ci sarebbero infatti timori sia verso il previsto passaggio dell'istruzione professionale alle Regioni, sia verso la possibilità di una riduzione degli organici col conseguente pericolo di essere considerati in soprannumero e/o di perdere la sede di titolarità. Il secondo "spauracchio" è rappresentato dal fatto che i prossimi decreti delegati, in attuazione della legge 243 del 23 agosto 2004 di riforma del sistema pensionistico, modifichino in senso peggiorativo i criteri di calcolo per la misura della pensione dei pubblici dipendenti. Il terzo motivo, infine, sarebbe da addebitare al fatto che la sopracitata legge non avrebbe esteso anche ai dipendenti pubblici gli incentivi a posticipare il pensionamento. E, sempre secondo i calcoli di ItaliaOggi, oltre il 70% del personale che cesserà il servizio il prossimo 1° settembre sarebbe stato in possesso dei requisiti per beneficiare di tali incentivi, se questi non fossero stati limitati al solo settore privato.