Secondo ciclo/2.

La riforma della discordia.

 da Tuttoscuola di mercoledì 9 febbraio 2005.

 

Il professor Giuseppe Bertagna ha ripetutamente scritto che con la legge n. 53 il diritto-dovere a 12 anni di istruzione e formazione per tutti colloca sia l’attuale scuola sia l’attuale formazione professionale regionale dai 15 ai 18 anni sotto l’egida dell’art. 33 (rapporti etico-civili) e non dell’art. 35 (rapporti economici) della Costituzione. Elimina, sostiene sempre il professor Bertagna, dai 15 ai 18 anni, l’attuale formazione professionale regionale che rientra nelle politiche attive del lavoro e che addestra la persona per i bisogni dell’economia, e la sostituisce con l’istruzione e formazione professionale del Titolo V e della legge n. 53/03, che rientra a pieno titolo nel sistema educativo di istruzione e formazione, e semmai impiega il lavoro (l’economia) per far crescere e valorizzare la persona. E’ l’esperienza dei nuovi corsi triennali sperimentali regionali, avviati due anni fa.

Molti continuano a ragionare in termini di permanenza della formazione professionale regionale anche dai 15 o dai 16 ai 18 anni, dopo il cosiddetto biennio integrato emiliano e invocano la recente sentenza della Corte Costituzionale per confermarne l’assunto. Ma la sentenza, sostiene ancora il professor Bertagna "si limita a dire che la formazione professionale regionale prevista sulla base dell’art. 35 della Costituzione può rilasciare certificazioni delle competenze che possono essere recepite, se lo meritano in qualità, in sede di istruzione e formazione professionale prevista dal Titolo V-legge n. 53/03".