Nel Decreto sulle dotazioni organiche del personale docente, confermati i tagli. di Alba Sasso, da Retescuole del 24/2/2005
Il decreto sulle dotazioni organiche del personale docente (il numero degli insegnanti) approvato oggi in VII Commissione alla Camera mostra con chiarezza l'effetto devastante dei tagli al personale della scuola previsti da tutte le finanziarie di questo governo. Aumentano i bambini e diminuiscono gli insegnanti, diminuiscono gli insegnanti del tempo pieno e persino quelli della II lingua comunitaria (una delle tre I). Diminuiscono gli insegnanti di sostegno (in organico di diritto), mettendo in discussione la qualità formativa proprio per quei soggetti che più hanno bisogno di attenzione e certezze. Alba Sasso
Nota: Si allega il
parere di minoranza presentato in commissione dalle deputate Ds Alba
Sasso, Giovanna Grignaffini e Piera Capitelli rilevato che nel presente decreto trovano espressione e coronamento i tagli apportati agli organici del personale e alle risorse economiche tramite le precedenti finanziarie; rilevato che per tre anni sono state effettuati interventi sugli organici condizionati esclusivamente da scelte di natura economica, con tagli alternativi a investimenti e alle esigenze di determinare un organico d’istituto stabile e funzionale alla complessità e specificità, anche territoriale, della domanda di formazione; rilevato che la previsione degli organici rappresentata nel decreto ha determinato in numerose realtà riduzioni del servizio ed effettive difficoltà a garantire un’offerta formativa di qualità adeguata alle richieste delle famiglie e al numero previsionale degli alunni, sulla base del quale è stato determinato l’organico di diritto che è stato notevolmente sottostimato; rilevato che in relazione a tali insufficienze dei contingenti di organico di diritto attribuiti, si è resa necessaria una integrazione degli stessi con l’assegnazione di ulteriori posti aggiuntivi; rilevato che la sempre più accentuata diversificazione tra organico previsionale e dotazioni attribuite in fatto, produce conseguenze assolutamente negative per le istituzioni scolastiche in termini di certezza di risorse professionali, di stabilità e di continuità didattica, condizioni assolutamente necessarie per le esigenze di progettazione e programmazione proprie della scuola dell’autonomia, nonché per le garanzie che si intendono dare alle famiglie in termini di offerta formativa. ribadito che non può essere condivisa una proposta che ha determinato in numerose regioni un sensibile aumento del rapporto medio alunni/posti, sancendo così un ulteriore aggravamento delle condizioni di erogazione del servizio scolastico;
la Settima Commissione della Camera sottolineate le seguenti esigenze non accolte nello schema di decreto in esame:
esprime un parere negativo sullo schema di decreto interministeriale in esame. |