Secondo ciclo.

Ascesa e caduta della filosofia.

 da Tuttoscuola di 10 febbraio 2005.

 

Destino infelice quello della filosofia, prima illusa e sedotta dalla prospettiva di comparire nei piani di studio di tutti i licei, e soprattutto di espugnare il fortino afilosofico dei licei tecnologici, e poi delusa e abbandonata nell’ultima versione dei quadri orari dei tecnologico (diventati ben otto: che bottino di cattedre sarebbe stato)!

Così, nel breve volgere di pochi mesi (anzi, di settimane, perché nella versione dei quadri orari del 13 gennaio 2005 ancora compariva), il sogno della filosofia di affiancare l’italiano, la storia, la matematica e le altre discipline che compaiono in tutti i percorsi liceali si è infranto sugli scogli di una coperta (curricolare) sempre troppo corta per soddisfare le esigenze delle molte materie "sacrificate" nel passaggio dagli attuali istituti tecnici al formato liceale.

Ma era proprio necessario prevedere due ore settimanali di filosofia per tre anni, lasciando intendere, oltretutto, che l’insegnamento avrebbe avuto carattere sistematico, di "storia della filosofia", come nel più classico dei licei?

Così la buona idea di inserire nei piani di studio dei licei tecnologici (e magari anche in quelli dei percorsi professionali) alcuni moduli di filosofia, realizzati in forma tematica e problematica, e agganciati interdisciplinarmente agli altri insegnamenti, è stata bruciata dall’ossessione di "copiare" la filosofia nella versione accademico-gentiliana propria del liceo classico. Peccato. Ma speriamo che l’argomento possa essere ripreso nel dibattito in corso.