Speciale iscrizioni scolastiche 2006 Piccola guida per famiglie e scuole: Le scelte da compiere, le informazioni su come fare, i numeri per capire
da Tuttoscuola del 25/12/2005
ISCRIZIONI – UN APPUNTAMENTO IMPORTANTE Due milioni e 300 mila famiglie alle prese con le iscrizioni scolastiche - Quanti e dove si iscrivono? - Gli alunni stranieri - Gli anticipi di iscrizione - Il tempo lungo, l’erede del tempo pieno - Orario obbligatorio e orario facoltativo - Iscrizioni alla secondaria: una scelta importante - Scelta delle superiori: attenti agli indirizzi fuori ordinamento - L'ora di religione è richiesta più al sud che al nord - La scelta della lingua straniera - Inglese potenziato: un’opportunità futura
ISCRIZIONI 2006-07 – GUIDA BREVE 1. Scuola dell’infanzia: chi si iscrive 1.1 Scuola dell’infanzia: l’anticipo 1.2 Scuola dell’infanzia: scelta dell’orario e dei servizi 2. Scuola primaria: chi si iscrive 2.1 Scuola primaria: l’anticipo 2.2 Scuola primaria: tempo lungo 2.3 Scuola primaria: tempo normale 3. Scuola secondaria di I grado: chi si iscrive 3.1 Scuola secondaria di I grado: tempo lungo 3.2 Scuola secondaria di I grado: tempo normale 4. Scuola secondaria superiore: chi si iscrive e dove 5. L’insegnamento della religione cattolica 6. Alunni portatori di handicap
MODULISTICA PER ISCRIZIONI 2006-2007
ISCRIZIONI – UN APPUNTAMENTO IMPORTANTE Due milioni e 300 mila famiglie alle prese con le iscrizioni scolastiche Anche quest’anno saranno almeno due milioni e trecentomila le famiglie italiane impegnate nell'iscrizione dei figli ad una scuola statale o paritaria. Si conferma un lieve aumento di iscrizioni, grazie anche agli alunni stranieri, soprattutto nelle scuole del Centro Nord. Beneficiano di questo aumento gli istituti superiori, l’infanzia e la primaria (quest’ultima aiutata anche dagli anticipi), mentre la scuola secondaria di I grado fa registrare ancora un sensibile decremento. Per le iscrizioni alle scuole statali c'è tempo fino al 25 gennaio 2006 (lo dispone la circolare ministeriale n. 93 del 23 dicembre 2005), mentre per l’iscrizione alle paritarie il termine può variare da scuola a scuola, anche se c’è una tendenza a conformarsi alla scadenza generale. L'iscrizione viene fatta solamente per le prime classi di ogni ordine e grado di scuola, mentre gli alunni delle classi intermedie sono confermati d'ufficio, con l'eccezione di quelli che intendono cambiare sede rispetto a quella attualmente frequentata. Negli istituti comprensivi gli alunni dell’ultimo anno della scuola primaria sono iscritti d’ufficio alla prima classe della secondaria di I grado, con l'eccezione di quelli che intendono cambiare sede rispetto a quella attualmente frequentata. Presso le segreterie delle scuole vi sono appositi moduli per l’iscrizione che viene normalmente fatta da uno dei genitori del ragazzo oppure dal suo tutore. Quanti e dove si iscrivono? Dei 2,3 milioni di alunni che si iscriveranno per il prossimo anno scolastico, almeno due milioni di alunni andranno in scuole statali. Alle scuole dell’infanzia sono attesi circa 510 mila bambini di cui circa il 60% (cioè 310 mila) per scuole statali. A questi potrebbero aggiungersi circa altri 10-15 mila bambini anticipatari che compiranno i tre anni tra il 31 dicembre 2006 e il 28 febbraio 2007. Alle prime classi delle scuole primarie, statali e paritarie, dovrebbero iscriversi circa 540 mila alunni (500 mila nelle statali). Tra questi dovrebbero essere compresi circa 55 mila alunni anticipatari che compiranno sei anni entro il 30 aprile 2007. Alle prime classi di scuola secondaria di I grado (le ex-scuole medie) sono attesi poco meno di 600 mila alunni di cui 570 mila per scuole statali. Alle prime classi degli istituti di istruzione secondaria superiore potrebbero iscriversi circa 670 mila alunni (compresi i ripetenti), di cui 620 mila per istituti statali. Per gli istituti superiori c’è quest’anno la novità dell’attuazione, a tutti gli effetti, del nuovo diritto-dovere, disciplinato dal decreto legislativo n. 76/2005, che dovrebbe assicurare un aumento di iscritti alle prime classi. Le Regioni, d’intesa con i ministero del Lavoro e dell’Istruzione, propongono corsi triennali di formazione professionale con qualifica finale come percorso alternativo all’istruzione, avente valore di assolvimento.
Previsioni di iscrizioni di alunni
alla prime classi per l’anno scolastico 2005-2006
Elaborazione Tuttoscuola Gli alunni stranieri Tra i ragazzi che si iscriveranno nelle prime classi dei diversi cicli, circa 90 mila sono di nazionalità straniera a cui probabilmente se ne aggiungeranno nel corso del 2006 altri 50 mila circa, previsti in arrivo in Italia e che si inseriranno nelle diverse classi. Su 1000 bambini che si iscrivono per la 1a volta ad una scuola dell’infanzia 50 sono stranieri. Nella prima classe della scuola primaria sono mediamente circa 60 gli scolari stranieri ogni mille nuovi iscritti; nelle prime classi del Nord Ovest ve ne sono circa 80 ogni mille iscritti, e nel Nord Est circa 90. Nella prima classe della secondaria di I grado è prevista l’iscrizione di 50 alunni stranieri su mille nuovi iscritti; al Nord ne sono previsti 80 ogni mille. Ogni mille nuovi studenti che si iscrivono agli istituti superiori 30 sono stranieri; al nord sono 55-60. Se si pone attenzione al tipo di istituto, nei professionali sono circa 65 gli stranieri che si iscrivono in prima, ogni mille studenti, con punte di 110 nei professionali del Nord ovest e di 120 ogni mille nuovi iscritti nei professionali del Nord Est. In molti grossi centri di provincia della pianura Padana così come in grandi borgate della periferia delle metropoli vi sono prime classi con il 40 o il 50% di alunni stranieri. Nonostante gli stranieri, calano gli iscritti nelle prime L’arrivo degli alunni stranieri compensa la graduale diminuzione di iscritti alle prime classi, già in atto da diversi anni a questa parte. Nelle province in cui gli stranieri sono rari, come, ad esempio, al sud, il decremento di iscritti è più evidente. Se si confronta il numero degli iscritti alle prime classi di scuola statale dei diversi ordini di scuola nell’arco di tempo che va dal 1997/98 al 2005/06 si ha meglio la percezione della variazione. Fanno eccezione le prime classi degli istituti superiori che, anche per effetto dell’innalzamento dell’obbligo scolastico, hanno fatto registrare un aumento complessivo di quasi 9 mila unità. Nelle prime classi di scuola primaria, grazie agli anticipi, il calo è stato contenuto in poco più di otto mila unità, mentre nelle prime classi di scuola secondaria di I grado la diminuzione è stata di quasi 58 mila iscritti.
Variazione di alunni iscritti alle
prime classi di scuole statali
Elaborazione Tuttoscuola su dati Miur Gli anticipi di iscrizione Per la quarta volta viene applicata la norma dell’anticipo prevista dalla legge di riforma che offre la possibilità di richiedere l’ammissione anticipata alla classe prima della scuola primaria e (a certe condizioni) anche alla scuola dell’infanzia. Si sono avvalsi dell’anticipo nelle classi prime della scuola primaria circa 26 mila alunni nel 2003-2004, circa 35 mila nel 2004-2005 e oltre 45 mila nel 2005-2006 su circa 81 mila potenziali aventi diritto in ciascun anno; per l’anno prossimo se ne prevedono 55 mila. Nei primi due anni di applicazione il limite di ammissione era fissato al 28 febbraio; per il 2005-2006 il limite è stato portato al 31 marzo; per il prossimo anno il limite è stato fissato definitivamente al 30 aprile. Per la scuola dell’infanzia la possibilità di ammissione anticipata è stata riconfermata nei confronti dei bambini che compiranno tre anni di età entro il 28 febbraio del prossimo anno scolastico. L’anticipo di iscrizione alla primaria costituisce un diritto delle famiglie a cui corrisponde per la scuola l’obbligo di accogliere, mentre l’anticipo per la scuola dell’infanzia è possibile a patto che sussistano le condizioni idonee (posti disponibili, servizi, locali, ecc.) e che vi sia il benestare dei Comuni interessati, qualora gli anticipi determinino oneri finanziari per servizi aggiuntivi. Il tempo lungo, l’erede del tempo pieno Scomparso come denominazione il tempo pieno della scuola primaria e il tempo prolungato della secondaria di I grado, la riforma scolastica prevede la modifica di questi modelli di tempo scuola non per la loro durata oraria ma per la loro strutturazione interna. Le famiglie possono richiedere al momento dell’iscrizione alla prima primaria (ex- elementare) un tempo scuola settimanale di 40 ore (mensa compresa) equivalente alla durata del tempo pieno precedente. Se la tendenza fin qui registrata verrà confermata anche quest’anno, potrebbero essere circa 140 mila i nuovi iscritti nelle prime classi di scuola statale a tempo lungo. La stessa possibilità relativa all’opzione del tempo scuola riguarda anche i ragazzi che si iscrivono alla prima classe della secondaria di I grado (ex-scuola media). Le famiglie potranno richiedere un tempo scuola fino a 40 ore settimanali (con eventuale opzione per la mensa) equivalente complessivamente alla durata del precedente modello di tempo prolungato. Se la tendenza fin qui registrata verrà confermata anche quest’anno, potrebbero essere circa 150 mila i nuovi iscritti nelle prime classi di scuola statale a tempo prolungato. In alternativa alla richiesta di tempo settimanale di 40 ore le famiglie che iscrivono i figli alla scuola primaria o alla scuola secondaria di I grado avranno a disposizione un tempo scuola, comprensivo dell’orario opzionale, di 30 ore settimanali per la primaria e fino a 33 ore per la secondaria di I grado. A tale orario va aggiunto anche l’eventuale tempo mensa e dopo mensa, quantificato in un massimo di due ore per ciascun giorno.
Orario obbligatorio e orario facoltativo La riforma scolastica prevede un orario di lezione settimanale obbligatorio (27 ore settimanali nella scuola primaria e, per la prima volta, 29 ore nella scuola secondaria di I grado) e un orario facoltativo (mediamente tre ore settimanali nella primaria e quattro nella secondaria di I grado). L’orario facoltativo prevede insegnamenti e attività che la scuola obbligatoriamente deve organizzare, ma che le famiglie possono liberamente scegliere senza obbligo alcuno (salvo la frequenza in caso di scelta). Al momento delle iscrizioni le famiglie decideranno, dunque, se avvalersi dell’offerta aggiuntiva della scuola, scegliendo eventualmente gli insegnamenti di maggior gradimento. Nel caso in cui la famiglia effettui l’opzione zero (cioè nessuna attività/insegnamento in orario facoltativo), l’alunno avrebbe l’obbligo di frequenza settimanale solamente di 27 ore. Orario obbligatorio e orario facoltativo rappresentano una questione che non riguarda tuttavia la scuola dell’infanzia dove le famiglie scelgono all’interno di un arco orario di attività didattiche che corrisponde, grosso modo, alla precedente organizzazione con l’orario normale (otto ore al giorno pari a 40 settimanali) oppure con orario ridotto al solo turno del mattino. Per gli istituti superiori non vi sono ancora previsioni di orari di lezione e tutto resta confermato come prima, in attesa della emanazione dei relativi decreti legislativi. Iscrizioni alla secondaria: una scelta importante La decisione più impegnativa spetta agli studenti che escono dalla terza media: che fare alle superiori? A loro e ai loro genitori è rivolto il nuovo volume di Tuttoscuola intitolato "Guida alla scelta del secondo ciclo", di cui si possono ottenere informazioni su www.tuttoscuola.com. La scelta è molto ampia e, come si sa, non vincolata dalle indicazioni di orientamento della scuola media di provenienza. L’iscrizione al secondo ciclo è obbligatoria per effetto del decreto legislativo n. 76/2005 sul diritto-dovere che, in attesa dell’entrata in vigore della riforma, consente agli studenti che escono dalla terza media di scegliere tra sistema di istruzione (attuali licei, istituti tecnici, professionali e artistici) e sistema sperimentale di istruzione e formazione professionale come da Accordo quadro tra i ministeri dell’Istruzione e del Lavoro e le Regioni. Anche per gli istituti superiori, per effetto del diritto-dovere, è prevista la gratuità di iscrizione. La maggior parte delle nuove iscrizioni normalmente si orienta verso gli istituti tecnici (ce n'è un'ampia gamma: tecnico commerciale, agrario, aeronautico, nautico, industriale, per geometri, per il turismo); le opzioni per gli istituti professionali, dopo il boom dei primi anni del nuovo obbligo, hanno avuto una flessione, ma restano di alto interesse (la scelta è qui ancora più ampia: professionale per i servizi commerciali, per i servizi pubblicitari, per l'agricoltura e l'ambiente, cinematografia e televisione, industria e artigianato, industria e attività marinare, per i servizi alberghieri e ristorazione, per i servizi commerciali e turistici, per i servizi sociali). Sulle iscrizioni agli istituti professionali pende il timore di un loro passaggio al sistema regionale. Per evitare una fuga non giustificata, la circolare n. 93/2005, sulla base di quanto espressamente previsto dal decreto legislativo n. 226/2005 sul 2° ciclo, ha assicurato le famiglie che, dato l’avvio della riforma dal 2007-2008, il funzionamento delle classi a cui si iscriveranno gli studenti per il prossimo anno procederà per tutta la durata dell’intero corso secondo l’attuale ordinamento. Ciò varrà anche per gli istituti professionali. Negli ultimi due anni la sorpresa è venuta dalle nuove iscrizioni al liceo classico che hanno fatto registrare un incremento introno al 10%. Ma analizziamo come si sono ripartite le scelte l’anno scorso. Scelta delle superiori: attenti agli indirizzi fuori ordinamento I nuovi iscritti saranno circa 600 mila, distribuiti al 92,5% negli istituti statali e il restante 7,5% in quelli paritari o privati. Gli istituti tecnici e gli istituti professionali rappresentano ancor oggi la scelta preferita dai ragazzi licenziati dalla scuola media (li sceglie più del 55%), ma da un paio d’anni a questa parte le ipotesi di regionalizzazione dell’istruzione professionale e degli istituti tecnici, in attuazione della legge costituzionale n. 3/2001, recepita necessariamente dalla legge di riforma, hanno frenato le iscrizioni a questi istituti. Se verranno confermate le scelte dello scorso anno, su 100 ragazzi di terza media, 10 sceglieranno quest’anno il liceo classico, 22 lo scientifico, 8 gli istituti o le scuole magistrali, 34 gli istituti tecnici, 22 quelli professionali e 4 gli istituti d’arte o i licei artistici. Studenti iscritti alle prime classi per l’a.s. 2005-06
Elaborazione Tuttoscuola L'ora di religione è più richiesta al sud che al nord Al momento dell’iscrizione alla prima classe gli alunni scelgono se avvalersi o meno dell’insegnamento della religione cattolica. Nel caso in cui non intendano avvalersi di questo insegnamento, possono optare tra attività didattiche alternative, studio individuale con o senza assistenza, uscita anticipata. La scelta ha valore annuale e, in assenza di variazioni, viene confermata anche nelle classi successive. I genitori, al momento dell'iscrizione alla prima classe, hanno facoltà di dichiarare se intendono avvalersi dell'insegnamento della religione cattolica. Il sì complessivamente viene sottoscritto dal 93,4% delle famiglie, in quantità decrescenti dalla materna alla secondaria. Nelle scuole dell’infanzia, statali e paritarie, il sì all’insegnamento della religione cattolica è del 97%; nella primaria del 96,7%, nella secondaria di I grado del 95,3% e nelle superiori dell’86,1%. Optano per attività alternative all’insegnamento della religione cattolica più al centro-nord che al sud dell'Italia: il 16% degli studenti toscani dice no all'insegnamento della religione, seguiti dai piemontesi, liguri ed emiliano-romagnoli con il 12%. Gli studenti calabresi, lucani, pugliesi e molisani optano invece in massa per le lezioni di religione: meno del 2% vi rinuncia. Chi insegna questa disciplina? Nella scuola dell'infanzia e nella scuola elementare l'insegnamento della religione è affidata agli insegnanti di classe, i quali possono chiedere di esserne esentati; in tal caso viene chiamato un insegnante specialista di religione esterno. Nella scuola media e negli istituti superiori l'insegnamento della religione cattolica è affidato invece direttamente ad insegnanti di religione. Dal prossimo anno scolastico la maggior parte dei docenti di RC saranno di ruolo, a seguito della vincita del concorso riservato che ha immesso in ruolo circa 9.200 persone, già incaricate di tale insegnamento. La scelta della lingua straniera Per la scuola primaria, dopo che a decorrere dal 2003-04 è stato generalizzato anche in prima e seconda classe l’insegnamento di una lingua comunitaria (inglese), non dovrebbero esserci sorprese: tutti gli alunni che si iscriveranno in prima avranno l’inglese. Per la scuola secondaria di I grado, dove fino ad oggi era consentita la richiesta dell’insegnamento di una seconda lingua straniera, nel 2006-07, come già avvenuto per l’anno scolastico in corso tutti gli alunni iscritti alla prima classe avranno l’insegnamento obbligatorio di un’altra lingua comunitaria, oltre all’inglese. Per l’inglese sono previste tre ore settimanali di insegnamento; per la seconda lingua comunitaria (francese, spagnolo o tedesco) due ore. Negli istituti superiori, dove quasi l’89% degli studenti si avvale dell’insegnamento di una lingua straniera, in molti istituti potrà essere previsto l’ulteriore insegnamento di una seconda lingua straniera (attualmente il 90% dei ragazzi iscritti al primo anno di corso segue obbligatoriamente l’insegnamento di una lingua straniera e un altro 34% vi aggiunge facoltativamente quello di una seconda lingua). Inglese potenziato: un’opportunità futura Il decreto legislativo n. 226/2005 ha introdotto alcune modifiche per l’orario di insegnamento della lingua inglese, disponendo che in tutte le classi della scuola secondaria di I grado sia di tre ore settimanali, anziché di due come per l’anno in corso. A queste due ore si aggiungono altre due ore per una seconda lingua comunitaria (francese, spagnolo o tedesco). L’art. 25 di quel decreto ha previsto però che le famiglie possano richiedere, all’atto dell’iscrizione alla prima classe della scuola secondaria di I grado, di cumulare tutte le ore destinate all’insegnamento dei lingue straniere (3+2), solo per l’insegnamento della lingua inglese. Tale insegnamento, potenziato a cinque ore settimanali, comporta l’obbligo degli alunni della lingua inglese per tutti gli anni della scuola secondaria e anche per quelli successivi del 2° ciclo. Tale possibilità è stata tuttavia sospesa e, secondo la circolare sulle iscrizioni, l’introduzione dell’inglese potenziato è previsto a decorrere dal 2007-2008.
ISCRIZIONI 2006-07 – GUIDA BREVE 1. Scuola dell’INFANZIA: chi si iscrive Hanno diritto di iscriversi alla scuola dell’infanzia i bambini di età compresa tra i tre e i cinque anni, compiuti o da compiere nel corso del 2006. Hanno diritto di iscriversi o di rimaner iscritti alla scuola dell’infanzia anche i bambini che compiono sei anni di età tra il 1° settembre e il 31 dicembre 2006. Non debbono compiere alcuna operazione di iscrizione i bambini che quest’anno già frequentano la scuola, in quanto vengono iscritti d’ufficio. In talune scuole dell’infanzia statali si verifica spesso la lista di attesa per eccesso di domande rispetto ai posti disponibili. I criteri di precedenza nell’iscrizione vengono definiti dal consiglio di istituto. I bambini che compiono tre anni entro il 31 dicembre 2006 hanno comunque la precedenza di iscrizione sui bambini per i quali i genitori chiedono l’ammissione anticipata, in quanto compiranno tre anni tra il 1° gennaio e il 28 febbraio 2007.
1.1 Scuola dell’INFANZIA: l’anticipo La circolare n. 93/2005 prevede la possibilità di accogliere iscrizioni anche di bambini che compiono tre anni dopo il 31 dicembre 2006 tra il 1° gennaio e il 28 febbraio 2007. L’accoglimento delle domande non è però automatico e può anche essere rifiutato. L’anticipo infatti è possibile a condizione che: - non vi siano bambini in età regolare in lista di attesa; - vi sia disponibilità di posti nella scuola interessata; - vi sia l’assenso del Comune nel quale è ubicata la scuola, nel caso in cui lo stesso sia tenuto a fornire nuovi e appositi servizi aggiuntivi: trasporti, mense, attrezzature, ecc. Se le domande di anticipo sono comunque in numero superiore ai posti disponibili, viene predisposta un’apposita lista di attesa con criteri di precedenza per l’ammissione fissati dal Consiglio di istituto.
1.2 Scuola dell’INFANZIA: scelta dell’orario e dei servizi Al momento dell’iscrizione le famiglie hanno diritto di indicare l’orario di servizio preferito che può andare dal solo turno antimeridiano (25 ore settimanali) fino a quasi 50 ore. La maggior parte delle scuole dell’infanzia hanno funzionato per otto ore al giorno su cinque giorni alla settimana (40 ore complessive). Ora dovranno anche tener conto delle richieste delle famiglie. Il tempo scuola è comprensivo della mensa. Gli insegnanti – di norma due per sezione - assicurano l’assistenza dei bambini alla mensa della scuola. Le famiglie pagano per la mensa un contributo mensile (impropriamente chiamato retta) che in molti casi viene differenziato in base al reddito familiare. La mensa è normalmente gestita dai Comuni. Nelle grandi città i Comuni preferiscono assegnare uno specifico finanziamento alle scuole che procedono all’appalto del servizio di mensa. In diverse località i Comuni mettono a disposizione delle famiglie, direttamente o mediante convenzioni con servizi privati, un servizio di trasporto dei bambini. Anche per il trasporto, come per la mensa, a carico delle famiglie è dovuto un contributo la cui entità varia da luogo a luogo.
2. Scuola PRIMARIA: chi si iscrive Hanno l’obbligo di iscriversi alla prima classe della scuola primaria i bambini che abbiano compiuto o compiano sei anni di età tra il 1° settembre 2005 e il 31 agosto 2006. I bambini che compiranno sei anni di età tra il 1° settembre 2006 e il 31 dicembre 2006 non sono obbligati ad iscriversi in prima, come invece succedeva negli anni scorsi, ma di fatto, per consolidata abitudine, si iscrivono ugualmente come se fossero obbligati. Non debbono compiere alcuna operazione di iscrizione alle classi successive alla prima i bambini che quest’anno già frequentano la scuola, in quanto vengono iscritti d’ufficio. La conferma d’ufficio vale ovviamente per tutti gli attuali frequentanti, compresi i bambini iscritti in anticipo nell’anno scolastico 2004-2005. Le famiglie possono iscrivere i figli nella scuola di proprio gradimento, indipendente-mente da vincoli territoriali. Le domande possono però non essere accolte in caso di non disponibilità di posti. In tal caso la precedenza nell’accettazione delle domande viene definita in base a criteri definiti dai singoli consigli di istituto. A volte tra i criteri di precedenza vi può essere quello della territorialità.
2.1 Scuola PRIMARIA: l’anticipo I bambini che compiono sei anni di età dopo il 31 agosto 2006 ed entro il 30 aprile 2007 possono chiedere l’iscrizione alla classe prima della scuola primaria. La possibilità di iscrizione anticipata è facoltative per le famiglie. Le scuole hanno però l’obbligo di accoglierle senza condizione alcuna. L’anticipo di iscrizione alla scuola primaria, a differenza di quanto previsto per la scuola dell’infanzia, costituisce un obbligo per le scuole che, pertanto, non possono esimersi dall’accettarlo.
2.2 Scuola PRIMARIA: tempo lungo e servizi Al momento delle iscrizioni le famiglie possono chiedere un servizio complessivo della durata fino a 40 ore settimanali, mensa compresa. Nella quantità il servizio equivale all’ex-tempo pieno, ma vi sono alcune differenze da considerare che potrebbero anche vanificare la richiesta. L’ex-tempo pieno, infatti, per poter essere costituito, doveva disporre dei locali e dei servizi di mensa. Nel caso in cui la richiesta venga fatta quest’anno in una scuola già organizzata in precedenza a tempo pieno, non vi dovrebbero essere problemi (se non legati alla capienza dei posti nella scuola), mentre negli altri casi occorre verificare se la scuola dispone di servizio di mensa (normalmente a carico dei Comuni). Nell’ex-tempo pieno erano previsti due insegnanti per classe (più gli eventuali specialisti esterni di inglese e di religione cattolica). Il decreto legislativo n. 59/2004 ha previsto la conferma di tale organico. Anche in questi modelli di tempo lungo le famiglie sono chiamate, al momento dell’iscrizione, ad esprimere opzione sulle proposte di attività e di insegnamenti aggiuntivi a quelli ordinari che la scuola ha l’obbligo di offrire e organizzare. La mensa è normalmente gestita dai Comuni. Nelle grandi città i Comuni preferiscono assegnare uno specifico finanziamento alle scuole che procedono all’appalto del servizio di mensa. In diverse località i Comuni mettono a disposizione delle famiglie, direttamente o mediante convenzioni con servizi privati, un servizio di trasporto degli alunni. Anche per il trasporto, come per la mensa, a carico delle famiglie è dovuto un contributo la cui entità varia da luogo a luogo.
2.3 Scuola PRIMARIA: tempo normale e servizi Al momento dell’iscrizione le famiglie possono optare per un orario non lungo. In base alle nuove disposizioni previste dalla riforma, infatti, l’orario obbligatorio per tutti gli alunni è pari a 27 ore settimanali a cui può essere aggiunto un ulteriore orario facoltativo pari mediamente ad altre tre settimanali. La famiglia può anche chiedere che il figlio fruisca della mensa (se il servizio è in funzione nella scuola). Nelle ore facoltative verranno svolti, da parte dei docenti della scuola, insegnamenti aggiuntivi ed altre attività didattiche che la scuola presenta già al momento dell’iscrizione come offerta formativa alle famiglie, le quali saranno chiamate ad esercitare eventualmente l’opzione. Quella è anche la sede per effettuare l’eventuale scelta del servizio di mensa che, in caso di scelta delle attività opzionali, potrebbe comportare l’eventuale esigenza di rientri pomeridiani a scuola con conseguente attivazione del servizio di mensa. La mensa è normalmente gestita dai Comuni. Nelle grandi città i Comuni preferiscono assegnare uno specifico finanziamento alle scuole che procedono all’appalto del servizio di mensa. In diverse località i Comuni mettono a disposizione delle famiglie, direttamente o mediante convenzioni con servizi privati, un servizio di trasporto degli alunni. Anche per il trasporto, come per la mensa, è dovuto un contributo la cui entità varia da luogo a luogo.
3. Scuola secondaria di I grado: chi si iscrive Si iscrivono alla prima classe della scuola secondaria di I grado (ex-scuola media) gli alunni che attualmente frequentano l’ultimo anno della scuola primaria (ex-elementare). Se la scuola primaria attualmente frequentata fa parte di un istituto comprensivo, non è dovuta l’iscrizione che avviene d’ufficio nella scuola secondaria di I grado facente parte dell’istituto medesimo, fatta salva la possibilità delle famiglie di scegliere altra scuola all’esterno dell’istituto comprensivo frequentato. Le famiglie che iscrivono i propri figli ad una scuola secondaria di I grado devono presentare la domanda (indirizzata alla scuola prescelta) alla scuola attualmente frequentata che provvederà ad inoltrarla all’istituto scelto.
3.1 Scuola secondaria di I grado: tempo lungo Al momento delle iscrizioni le famiglie possono chiedere un servizio complessivo della durata fino a 40 ore settimanali, mensa compresa. Nella quantità il servizio equivale all’ex-tempo prolungato, ma il modello organizzativo e didattico può essere diverso. A differenza dell’ex-tempo pieno della primaria dove il servizio di mensa costituiva un requisito indispensabile per poter attivare tale tipologia di tempo lungo, nell’ex-tempo prolungato il servizio di mensa non rappresentava una condizione necessaria per la costituzione di questo tipo di tempo lungo. Può facilmente capitare che le famiglie non trovino nel nuovo tempo lungo il servizio di mensa. Il modello di nuovo tempo lungo dipende dalle disposizioni normative contenute nel decreto legislativo di attuazione della riforma e dalle modalità organizzative e didattiche deliberate da ogni singola scuola. Le famiglie sono chiamate, al momento dell’iscrizione, ad esprimere opzione sulle proposte di attività e di insegnamenti aggiuntivi a quelli ordinari che la scuola ha l’obbligo di offrire e organizzare. La mensa è normalmente gestita dai Comuni. Nelle grandi città i Comuni preferiscono assegnare uno specifico finanziamento alle scuole che procedono all’appalto del servizio di mensa. In diverse località i Comuni mettono a disposizione delle famiglie, direttamente o mediante convenzioni con servizi privati, un servizio di trasporto degli alunni. Anche per il trasporto, come per la mensa, è dovuto un contributo la cui entità varia da luogo a luogo.
3.2 Scuola secondaria di I grado: tempo normale Al momento dell’iscrizione le famiglie possono optare per un orario non lungo. In base alle disposizioni di riforma, infatti, l’orario obbligatorio per tutti gli alunni è pari a 29 ore settimanali (in precedenza 27 ore) a cui può essere aggiunto un ulteriore orario facoltativo pari mediamente ad altre quattro ore settimanali (in precedenza sei ore). La famiglia può anche chiedere che il figlio fruisca della mensa (se il servizio è in funzione nella scuola). Nelle ore facoltative verranno svolti, da parte dei docenti della scuola, insegnamenti aggiuntivi o altre attività didattiche che la scuola presenta come offerta formativa alle famiglie al momento delle iscrizioni. L’iscrizione è anche la sede per l’eventuale richiesta del servizio di mensa che, in caso di scelta delle attività opzionali, potrebbe comportare l’esigenza di rientri pomeridiani a scuola con conseguente attivazione del servizio di mensa. La mensa è normalmente gestita dai Comuni. Nelle grandi città i Comuni preferiscono assegnare uno specifico finanziamento alle scuole che procedono all’appalto del servizio di mensa. In diverse località i Comuni mettono a disposizione delle famiglie, direttamente o mediante convenzioni con servizi privati, un servizio di trasporto degli alunni. Anche per il trasporto, come per la mensa, è dovuto un contributo la cui entità varia da luogo a luogo.
4. Scuola secondaria superiore: chi si iscrive e dove Vengono iscritti al primo anno di un istituto di istruzione secondaria superiore (richiameranno licei nella nuova denominazione prevista dalla legge 53/2003) gli alunni che attualmente frequentano la classe terza di una scuola secondaria di I grado (ex-scuola media). In occasione dell’iscrizione le famiglie possono anche optare per l’insegnamento di lingua straniera aggiuntiva a quella obbligatoria. Per tali opzioni esiste apposito modello di domanda (modello C). I ragazzi possono eventualmente iscriversi ai corsi sperimentali di istruzione e formazione professionale che le Regioni, secondo un Accordo quadro nazionale con i ministeri del Lavoro e dell’Istruzione, organizzano sul territorio per coloro che non intendono proseguire gli studi all’interno di istituti scolastici. I ragazzi che hanno già compiuto quindici anni di età possono iscriversi all’apprendistato. Le domande di iscrizione ad un istituto di istruzione secondaria superiore (indirizzate alla scuola prescelta) devono essere presentate alla scuola attualmente frequentata che provvederà ad inoltrarla all’istituto scelto. Non è possibile la doppia iscrizione ad istituti superiori né la doppia iscrizione ad istituti di istruzione e a corsi sperimentali di istruzione e formazione professionale. La legge ha disposto che l’iscrizione alla prima classe di un istituto d’istruzione secondaria superiore sia gratuita.
5. L’insegnamento della religione cattolica e le scelte alternative La scuola pubblica ha l’obbligo di garantire, a chi lo richiede, l’insegnamento della religione cattolica che viene impartito durante l’orario delle lezioni da insegnante appositamente scelto. Nella scuola secondaria di I grado e superiore tale insegnamento è di un’ora settimanale; nella scuola primaria e nella scuola dell’infanzia è di due ore settimanali. Nella scuola dell’infanzia e nella scuola primaria tale insegnamento può essere impartito dai docenti della classe. La richiesta di avvalersi o di non avvalersi dell’insegnamento della religione cattolica si effettua tramite modulo di domanda appositamente predisposto (mod. D). Nel caso in cui la famiglia intende non avvalersi dell’insegnamento della religione cattolica, la scuola consente di scegliere tra varie possibilità, compilando apposito modulo (mod. E): - attività didattiche e formative (affidate ai docenti della scuola), - attività di studio/ricerca individuale con assistenza di personale docente - attività di studio/ricerca senza assistenza di personale docente
6. Alunni portatori di handicap In sede di iscrizione le famiglie degli alunni disabili, qualora intendano fruire degli interventi di sostegno per l’integrazione scolastica, debbono produrre l’apposita certificazione rilasciata dall’Asl che attesta l’handicap. In base alla diagnosi funzionale contenuta nella certificazione, dalla quale la scuola desume la gravità dell’handicap e raccoglie le indicazioni mediche per l’inserimento, la scuola provvede alla richiesta di autorizzazione agli organi superiori per potere disporre, nel caso ne sia privo, di personale di sostegno. In base alla gravità dell’handicap di altri alunni iscritti si può determinare in talune scuole una situazione di non disponibilità di posti che opera normalmente nei confronti di alunni che vengono da territori esterni. È consigliabile che le famiglie procedano a garantirsi per tempo l’accesso ai posti.
MODULISTICA PER ISCRIZIONI 2006-2007
DOMANDA DI ISCRIZIONE
Al Dirigente scolastico del
______________________________________________________ _l_ sottoscritt_ ____________________ in qualità di c padre c madre c tutore (cognome e nome) CHIEDE l’iscrizione dell’alunn_ ____________________________________________ (cognome e nome) alla sezione/classe __________ di codesta scuola, per l’anno scolastico 2006/2007.
A tal fine dichiara, in base alle norme sullo snellimento dell’attività amministrativa e consapevole delle responsabilità cui va incontro in caso di dichiarazione non corrispondente al vero, che: L’alunn_ _______________________________________________________________ (cognome e nome) (codice fiscale) - è nat_ a __________________________________ il ________________________ - è cittadino c italiano c altro (indicare quale) __________________________ - è residente a ______________________________________ (prov.) _____________ Via/piazza _____________________________ n. _____ tel. __________________ - proviene dalla scuola ____________________________________ classe _________ - ha studiato la seguente lingua straniera nella scuola di provenienza _____________ - è stato sottoposto alle vaccinazioni obbligatorie c si c no La propria famiglia, oltre all’alunno, è composta da: 1. ______________________ _____________________________ _______________ 2. ______________________ ____________________________ _______________ 3. ______________________ _____________________________ ______________ 4. ______________________ _____________________________ ______________ 5. ______________________ ____________________________ _______________ (cognome e nome) (luogo e data di nascita) (grado di parentela)
Il reddito imponibile (rilevabile
dall’ultima dichiarazione dei redditi) del nucleo familiare è di euro
_____________________
Data ________________________ ____________________________
Firma di autocertificazione
Il sottoscritto dichiara di essere consapevole che la scuola può utilizzare i dati contenuti nella presente autocertificazione esclusivamente nell’ambito e per i fini istituzionali propri della Pubblica Amministrazione (Decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196).
Data ___________________ firma _________________________________
Allegato Mod. A Scelta opportunità formative SCUOLA DELL’INFANZIA
Bambina/o ________________________________________________
Il sottoscritto, sulla base delle opportunità educative e organizzative offerte dalla scuola, chiede che la bambina/o venga ammessa alla frequenza secondo il seguente orario giornaliero: c per l’intera giornata c per la sola attività antimeridiana
Richiesta di ammissione alla frequenza anticipata (riferita a coloro che compiono il terzo anno di età nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2007 e il 28 febbraio 2007): c si c no
Il sottoscritto, nel richiedere l’ammissione anticipata alla scuola dell’infanzia, è consapevole che l’accoglimento dell’istanza è subordinato alla disponibilità di posti, alla precedenza delle bambine/i non anticipatarie, all’esaurimento di eventuali liste di attesa.
data ___________________ firma ______________________________
Allegato Mod. B1 Scelta opportunità formative
SCUOLA PRIMARIA
Alunno/a __________________________________________________ Il sottoscritto, tenuto conto delle opportunità educative offerte dalla scuola e fatte salve eventuali condizioni ostative che potrebbero non permettere la piena accettazione delle richieste, oltre alle attività didattiche obbligatorie corrispondenti mediamente a 27 ore settimanali, chiede in via facoltativa - la frequenza dell’alunno/a alle seguenti attività/insegnamenti tra quelle offerte e organizzate dalla scuola, ai sensi dell’articolo 7, comma 2 del decreto legislativo n. 59/2004: c ________________________________________________________________ c _________________________________________________________________ c _________________________________________________________________ È consapevole dell’obbligo della frequenza delle suddette attività/insegnamenti, da ricomprendere nell’orario aggiuntivo massimo di 99 ore annue, corrispondente a 3 ore settimanali. ― la partecipazione, se istituite, alle attività di mensa e dopo mensa c si c no Richiesta di ammissione alla frequenza anticipata (riferita a coloro che compiono il 6° anno di età nel periodo compreso tra il 1° gennaio e il 30 aprile 2007): c si c no
data ___________________ firma ________________________________
Allegato Mod. B2 Scelta delle opportunità formative SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO
Alunno/a __________________________________________________ Il sottoscritto, tenuto conto delle opportunità educative offerte dalla scuola e fatte salve eventuali condizioni ostative che potrebbero non permettere la piena accettazione delle richieste oltre alle attività didattiche obbligatorie corrispondenti mediamente a 29 ore settimanali, chiede in via facoltativa - la frequenza dell’alunno/a alle seguenti attività/insegnamenti tra quelle offerte e organizzate dalla scuola, ai sensi dell’articolo 10, comma 2 del decreto legislativo n. 59/2004: c ___________________________________________________________________ c _________________________________________________________________ c ___________________________________________________________________ c ___________________________________________________________________ c ___________________________________________________________________ c ________________________________________________________________ ___
È consapevole dell’obbligo della frequenza delle suddette attività/insegnamenti, da ricomprendere nell’orario aggiuntivo massimo di 132 ore annue, corrispondente a 4 ore settimanali. ― la partecipazione, se istituite, alle attività di mensa e dopo mensa c si c no
data ___________________ firma
________________________________
Allegato Mod. C Scelta opportunità formative SCUOLA SECONDARIA DI II GRADO
Alunno/a __________________________________________________ Il sottoscritto, tenuto conto delle opportunità offerte dalla scuola e fatte salve eventuali condizioni ostative che potrebbero non permettere la piena accettazione delle richieste chiede l’assegnazione del proprio figlio/a, in ordine preferenziale, a classi con la organizzazione e caratteristica di seguito indicate: Indirizzi: 1) _____________________________________________ 2) _____________________________________________ 3) _____________________________________________
Lingua straniera: 1) _____________________________________________ 2) _____________________________________________ 3) _____________________________________________
Altre offerte formative: 1) _____________________________________________ 2) _____________________________________________ 3) _____________________________________________ Qualora la presente richiesta non possa essere accolta per insufficiente disponibilità di posti, il sottoscritto indica, in ordine di preferenza, i seguenti istituti (o indirizzi) ai quali desidera che il proprio figlio venga subordinatamente ammesso: 1) ______________________________________________________ 2) ______________________________________________________ 3) ______________________________________________________
data _________________________
firma del genitore _____________________________
Allegato Mod. D
Modulo per l’esercizio del diritto di scegliere se avvalersi o non avvalersi dell’insegnamento della religione cattolica per l’anno scolastico 2006/2007
Alunno _________________________________________________
Premesso che lo Stato assicura l’insegnamento della religione cattolica nelle scuole di ogni ordine e grado in conformità all’Accordo che apporta modifiche al Concordato Lateranense (art. 9.2), il presente modulo costituisce richiesta dell’autorità scolastica in ordine all’esercizio del diritto di scegliere se avvalersi o non avvalersi dell’insegnamento della religione cattolica. La scelta operata all’atto dell’iscrizione ha effetto per l’intero anno scolastico cui si riferisce e per i successivi anni di corso in cui sia prevista l’iscrizione d’ufficio, compresi quindi gli istituti comprensivi, fermo restando, anche nelle modalità di applicazione, il diritto di scegliere ogni anno se avvalersi o non avvalersi dell’insegnamento della religione cattolica. Scelta di avvalersi dell’insegnamento della religione cattolica c Scelta di non avvalersi dell’insegnamento della religione cattolica c
Firma: _________________________________________ Genitore o chi esercita la potestà per gli alunni delle scuole dell’infanzia, primarie e sec. di I grado Studente (se maggiorenne o comunque frequentante un istituto secondario superiore) (Cancellare la voce che non si utilizza)
data___________________ Scuola ________________________________________________________ Classe ______________Sezione ______ _____________________________ Art. 9.2 dell’Accordo, con protocollo addizionale, tra la Repubblica Italiana e la Santa Sede firmato il 18 febbraio 1984, ratificato con la legge 25 marzo 1985, n. 121, che apporta modificazioni al Concordato Lateranense dell’11 febbraio 1929: "La Repubblica Italiana, riconoscendo il valore della cultura religiosa e tenendo conto che i principi del cattolicesimo fanno parte del patrimonio storico del popolo italiano, continuerà ad assicurare, nel quadro delle finalità della scuola, l’insegnamento della religione cattolica nelle scuole pubbliche non universitarie di ogni ordine e grado. Nel rispetto della libertà di coscienza e della responsabilità educativa dei genitori, è garantito a ciascuno il diritto di scegliere se avvalersi o non avvalersi di detto insegnamento. All’atto dell’iscrizione gli studenti o i loro genitori eserciteranno tale diritto, su richiesta dell’autorità scolastica, senza che la loro scelta possa dar luogo ad alcuna forma di discriminazione "
Allegato Mod. E Modulo integrativo per le scelte da parte degli alunni che non si avvalgono dell’insegnamento della religione cattolica per l’anno scolastico 2006-2007
Alunno _________________________________________________
Il sottoscritto, consapevole che la scelta operata all’atto dell’iscrizione ha effetto per l’intero anno scolastico cui si riferisce, chiede, in luogo dell’insegnamento della religione cattolica: (la scelta si esercita contrassegnando la voce che interessa)
Firma: _________________________________________ Genitore o chi esercita la potestà per gli alunni delle scuole dell’infanzia, primarie e secondarie di I grado (se minorenni) Studente (se maggiorenne o comunque frequentante un istituto secondario superiore) (Cancellare la voce che non si utilizza)
_________________________________________ Controfirma del genitore dell’alunno minorenne frequentante un istituto di istruzione secondaria di II grado che abbia effettuato la scelta di cui al punto D), a cui successivamente saranno chieste puntuali indicazioni per iscritto in ordine alla modalità di uscita dell’alunno dalla scuola, secondo quanto stabilito con la c.m. n. 9 / 1991. Data _____________________________
GUIDA ALLA SCELTA DEL SECONDO CICLO - il sistema scolastico in vigore al 1° settembre 2006 - i nuovi licei a confronto gli attuali: tutti i quadri orari - un utilissimo vademecum per i genitori - le FAQ sulle iscrizioni - gli indirizzi per raccogliere informazioni sul territorio.
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